ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER

8 Maggio 2010

7 Maggio 2010

6 Maggio 2010

5 Maggio 2010

4 Maggio

3 Maggio 2010

1 Maggio 2010

30 Aprile 2010

29 Aprile 2010

28 Aprile-2010

26 Aprile 2010

25 Aprile 2010

24 Aprile 2010

23 Aprile 2010

22 Aprile 2010

21 Aprile 2010

20 Aprile 2010

19 Aprile 2010

18 aprile 2010

17 Aprile 2010

16 Aprile 2010

15 Aprile 2010

14 Aprile 2010

13 Aprile 2010

12 Aprile 2010

11 Aprile 2010

10 Aprile 2010

9 Aprile 2010

8 Aprile 2010

7 Aprile 2010

6 Aprile 2010

4 Aprile 2010

3 Aprile 2010

2 Aprile 2010

1 Aprile 2010

Bravo non è profeta in patria

di Mariano Maugeri

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
9 aprile 2010

E-procurement: la parola, ammettiamolo, è ostica e meriterebbe qualche lezione supplementare d'inglese. E-procurement significa aste o gare di appalto per via telematica. Con questo sistema la polizia del Kent compra "il materiale consumabile" per le scene del crimine e l'amministrazione penitenziaria inglese le calze per i detenuti. Il cancelliere dello scacchiere ringrazia: lo stato risparmia un miliardo di sterline ogni anno. L'equivalente, insomma, di un piccolo scudo fiscale. Senza trucco e senza inganno. Complicato? Il viso di Nader Sabbaghian, un quarantenne anglo iraniano con moglie italiana e studi al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, laurea a Ottawa e master all'Mit di Boston, si allarga in un sorriso rassicurante: «È facilissimo. Basta disporre di un software e bandire una gara elettronica con centinaia o migliaia di fornitori».

Il ministero della Giustizia britannico assegna con le gare elettroniche anche i servizi di legal aid, la versione anglosassone di quelli che in Italia chiamiamo avvocati d'ufficio. Assicurare la difesa agli imputati poco abbienti può costare una montagna di soldi. Gli inglesi hanno scoperto che con l'e-procurement si risparmia tempo, denaro e soprattutto si rispetta un principio sacrosanto per ogni amministrazione pubblica degna di questo nome: la trasparenza e tracciabilità di ogni fase dei bandi di gara. Forse i meno contenti sono i 4mila studi legali britannici che hanno aderito alla gara. Al ribasso, è evidente, anche se l'offerta del prezzo si incrocia sempre con la qualità del servizio. Che invece di decrescere, in forza della platea teoricamente illimitata di fornitori, si allarga a dismisura.

Il mago di questi miracoli internettiani è proprio lui, Nader Sabbaghian, amministratore delegato di BravoSolution, azienda di Milano, il cui socio di riferimento è la società Italcementi della famiglia Pesenti, la dinastia di industriali che siede di diritto in quel club esclusivo che una volta passava sotto il nome di salotto buono della finanza italiana.

Nata nel 2000, in dieci anni BravoSolution è diventata numero due al mondo nella gestione di piattaforme digitali per aste e gare pubbliche e private. Tra i suoi clienti, oltre la pubblica amministrazione inglese che per via telematica acquista un quarto di beni e servizi statali, ci sono società come la Bbc di Londra, gli Aeroporti di Roma e Milano, Poste italiane, Autogrill. In tutto 400 clienti che gestiscono un volume di acquisti annui pari a 500 miliardi di euro.
I britannici hanno selezionato BravoSolution nel 2005 con un bando di gara, manco a dirlo, di e-procurement. Un po' come se il ministero dell'Economia italiana, invece di creare una società pubblica come la Consip, avesse preferito rivolgersi alle aziende private attraverso l'e-sourcing, un'altra parolina ostica che in soldoni significa cedere a terzi - dopo opportuna valutazione e con relativi e immediati risparmi - un servizio che si preferisce non gestire in prima persona.

I numeri dicono quanto l'Italia sia lontana dagli standard britannici: se in quel paese si affida alla telematica il 25% degli acquisti statali, l'Italia della Consip è ferma al 2,5 per cento. Eppure, far procedere di pari passo etica pubblica e risparmi per la pubblica amministrazione, tagliando le gambe ai mille trucchetti di cui è straordinariamente ricca la letteratura italica sui bandi di gara, non ha nulla di mitologico. Nader conferma: «La trasparenza abbatte i costi tra l'8 e il 10%, in alcuni casi anche di più. E senza rinunciare alla qualità».
Qualche rapido calcolo. Se la spesa della pubblica amministrazione italiana ammonta ogni anno a 140 miliardi, il 10% di risparmio significa 14 miliardi. Un bel tesoretto, in un paese attorcigliato attorno all'eterno dilemma del taglio della spesa pubblica. La gestione di beni e servizi per via telematica non sottrae nulla. «Razionalizza», dice nel suo bell'italiano Nader Sabbaghian, un poliglotta che di idiomi ne parla quattro.

Un principio santificato dagli inglesi, che nel 2008 hanno affidato a Nader e ai suoi 500 ragazzi sparsi tra Europa e States - età media 32 anni - gli acquisti devoluti da sua Maestà ai governi autonomi di Irlanda del Nord, Galles e Scozia, oltre le forniture della Tfc, la Transport for London che ingloba pure la Tube, e il Department of public health, il ministero della Salute. Una buona idea che gli italiani potrebbero imitare in vista del tanto sbandierato federalismo fiscale. O magari per tamponare le spese fuori controllo della sanità regionale, una voragine dal Lazio in giù. Gli inglesi sono così contenti di Nader e dei suoi ragazzi che nel 2009 il console britannico di Milano gli ha assegnato il premio Uk trade & investment per l'innovazione.

Due anni fa BravoSolution si è tolta la soddisfazione di comprare la statunitense Vertical net, pioniera dell'e-procurement, che nel 2000, nel bel mezzo della bolla internettiana, valeva la bellezza di 11 miliardi di dollari. I tempi cambiano, e a Sabbaghian sono bastati 11 milioni di dollari per annettere la società quotata al Nasdaq. In attesa che l'Italia si risvegli, anche se la regione Emilia Romagna ha già sperimentato l'acquisto di ingenti quantità di farmaci attraverso una gara elettronica, Nader ha appena firmato un accordo con il governo messicano e non smette di tallonare gli alti tecnocrati di Pechino.

  CONTINUA ...»

9 aprile 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-