Ha avuto una seconda chance. Se la meritava? La vicenda di John Thain solleva molti interrogativi: il nuovo presidente e amministratore delegato di Cit Group, che offre credito ad aziende medio-piccole, ricopriva le stesse cariche alla Merrill Lynch nell'autunno 2008, quando il gruppo, in estreme difficoltà, si fuse con Bank of America. Si scoprì allora che, il giorno prima dell'operazione, Thain aveva concesso a dirigenti e impiegati bonus per 3,6 miliardi di dollari e che aveva speso un milione per ristrutturare il proprio ufficio.
Thain è riuscito a sfuggire all'attorney general di New York Andrew Cuomo e agli ispettori della Sec, ma il suo comportamento non è stato certo coerente con l'obiettivo - proclamato a voce altissima, a Wall Street - della creazione del valore per gli azionisti. Ora, alla Cit Group, il manager prenderà 500mila dollari l'anno più una stock option da 5,5 milioni; e alcuni azionisti, dimentichi del suo metodo di lavoro, hanno festeggiato senza troppe prudenze: il titolo ha segnato un rialzo fino al 4,9%, prima che la cautela tornasse e le azioni scendessero ai livelli di partenza. Che cosa accadrà se Thain sbaglierà ancora?