Il presidente di Commerzbank Martin Blessing sapeva che la fusione con Dresdner Bank, annunciata nell'agosto di due anni fa, sarebbe stata impegnativa da un punto di vista finanziario. Forse non prevedeva anche grattacapi legali. Ieri un tribunale di Francoforte ha dato ragione ad alcuni azionisti che hanno rimproverato alla banca francofortese di non aver chiesto ai soci il loro benestare preventivo. Il via libera all'operazione - che contribuì ai disastrosi risultati di Commerzbank dell'anno scorso - fu dato dal consiglio di sorveglianza nell'estate del 2008. Ieri l'istituto di credito ha annunciato che farà appello contro la sentenza. Secondo molti esperti la fusione non è a rischio; ma come non porsi la domanda? Di sicuro, se la sentenza fosse confermata in secondo grado, Commerzbank riceverebbe probabilmente una serie di richieste di risarcimento. L'ultima cosa di cui la banca ha bisogno: non solo nel 2009 ha perso 4,5 miliardi di euro, ma già oggi deve anche fare i conti con numerose cause legate a bonus non pagati. (B.R.)