Diego Cammarata, sindaco di Palermo, è soddisfatto. Dal Governo ha ottenuto 150 milioni. Li utilizzerà - ha spiegato - «per il trasporto pubblico e il waterfront», ma soprattutto per «migliorare lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti». E le ragioni di quest'ultima priorità non possono sfuggire: secondo un auditing della Kpmg l'azienda dei rifiuti palermitana, l'Amia, viaggia ormai su una perdita annua di 130 milioni. Ecco dove andranno, dunque, buona parte dei 150 milioni generosamente concessi dal Governo (che fanno seguito ad altri 80 già erogati nell'ultimo anno). Peccato che le risorse stanziate dal Cipe vengono dal cosiddetto Fas, sigla ai più oscura, ma che indica fondi destinati agli investimenti per lo sviluppo del Mezzogiorno. Servirebbero cioè a strade, metropolitane, grandi opere. Salvare i conti della disastrata azienda dei rifiuti è tutt'altra cosa. Richiederebbe una politica di risanamento rigorosa e, probabilmente, qualche sacrificio in termini elettorali. Non l'ennesimo salvataggio da parte dello Stato.