Il caos del primo grande esodo delle vacanze d'agosto ispira alcune riflessioni sul fronte dell'utenza. Sono stati disattesi dagli italiani gli inviti, reiterati, alle partenze intelligenti. È vero che alcune infrastrutture chiave hanno mostrato limiti imprevisti e che ci sono stati errori nella programmazione del sistema dei trasporti. È vero però che se milioni di italiani e di stranieri si riversano insieme in massa su aeroporti, strade e autostrade, difficilmente le infrastrutture saranno in grado di soddisfare una domanda alta e concentrata. Ad aggravare la situazione il fatto che il turismo, a causa della recessione, si è concentrato nei weekend e su direttrici, come quella verso est, a caccia di spiagge a basso costo. Bisogna fare in modo che situazioni simili non accadano di nuovo con campagne informative, cercando di indurre comportamenti per scaglionare le partenze. Applicare i concetti del marketing, premiare i comportamenti virtuosi, offrire vantaggi alle partenze intelligenti offre serenità concreta a chi va in vacanza e salva il paese dalle brutte figure.