Nell'emisfero australe, si sa, molte cose funzionano esattamente al contrario che da noi. E se mentre qui è estate, in Australia è inverno, così anche la "stagione" del settore immobiliare è radicalmente diversa. Sembra che a Sidney e dintorni anziché trovarsi di fronte a un mercato del mattone in picchiata o quanto meno in stallo si corre un altro rischio: quello di vedere crescere una bolla immobiliare. Dopo i minimi di prezzo del 2008 le case infatti stanno volando sospinte da una domanda che è maggiore dell'offerta. Il tutto accompagnato da tassi di interesse bassissimi, a livelli da anni 60, che stanno stimolando i desideri immobiliari degli investitori. Così la Banca centrale australiana si è affrettata a evidenziare che «la vera sfida a medio termine» è quella di assicurare abbastanza immobili a basso prezzo per non spingere ancora la speculazione. Evitando che alla fine scoppi la bolla e l'eccesso di leva lasci tutti senza casa. (G.Ve.)