Saranno quasi 14 milioni gli italiani che, il 21 e 22 giugno, si recheranno al seggio per eleggere, al ballottaggio, i presidenti di 22 province e i primi cittadini di 99 comuni. Il voto, ricorda il Viminale, nel consueto vademecum elettorale, è previsto in concomitanza con la consultazione referendaria e vedrà impegnate, complessive, 16.897 sezioni elettorali.
Quando e come si vota
I seggi saranno aperti dalle ore 8 alle ore 22 di domenica 21 giugno e dalle ore 7 alle ore 15 del successivo lunedì, 22 giugno. Ciascun elettore potrà votare solo tra i due candidati che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti, tracciando un segno sul rettangolo entro il quale sono stampati il nome e il cognome del candidato prescelto.
Condizioni per votare
Per votare, l'elettore deve esibire, oltre ad un valido documento di riconoscimento, la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che saranno aperti da martedì 16 giugno a sabato 20 giugno, dalle ore 9 alle ore 19 e nei giorni del voto (cioè, domenica 21 e lunedì 22 giugno) per tutta la durata delle operazioni. Tra le varie raccomandazioni, punite, anche, penalmente, il Viminale ricorda, in particolare, il divieto di introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini.
Scrutinio
Le operazioni di scrutinio avranno inizio nella stessa giornata di lunedì, al termine delle votazioni e dell'accertamento del numero dei votanti. Vista la concomitanza del voto amministrativo con la consultazione referendaria, lo spoglio delle schede per l'elezione dei presidenti delle province e/o dei sindaci avverrà, senza interruzione, subito dopo lo scrutinio delle schede referendarie.