«Il riequilibrio informativo nei confronti dei piccoli partiti è iniziato, ma le emittenti televisive devono fare di più». L'Autorità garante delle comunicazioni conferma la sua posizione e va a rinforzare le richieste dei Radicali nella querelle iniziata ieri tra la Lista Bonino-Pannella e le emittenti pubbliche ree di non aver accolto la richiesta dell'Agcom che raccomandava un riequilibrio in favore della Lista Bonino e di altre liste.
Nel corso di una riunione della Commissione Servizi e prodotti dell'Autorità, che si è tenuta oggi, si sarebbe riscontrato un parziale riequilibrio verso le "formazioni minori", ma l'ordine dell'Agcom non avrebbe avuto ancora piena attuazione.
Continua intanto la battaglia di Emma Bonino e di altri 150 parlamentari, dirigenti e militanti radicali che stanno conducendo uno sciopero totale della fame e della sete in difesa dei diritti di informazione e di conoscenza di tutti gli elettori. «È la prima volta nella storia della nonviolenza - sottolineano i radicali in un comunicato -, che un numero così rilevante di persone mette in atto una forma di lotta così difficile e dura come lo sciopero totale della fame e della sete».
Antonella Casu e Marco Cappato, tra i Capolista della Lista Bonino-Pannella, affermano: «Chiediamo il rispetto delle delibere dell'Autorità garante per le comunicazioni, finora rimaste lettera morta, così come inascoltate sono rimaste, persino dalla sua stessa parte politica, le parole del Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza».
Emma Bonino ha occupato da ieri gli studi di Saxa Rubra al termine della registrazione dello spazio di comunicazione politica, realizzata alle 13. Con lei anche Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nel Pd e membro della Vigilanza Rai. I rappresentanti del partito chiedono un incontro urgente al presidente della Rai, Paolo Garimberti, e al direttore generale, Mauro Masi.
Intanto una denuncia contro gli attuali responsabili di Tg1, Tg2 e Tg3 e contro lo stesso Masi è stata presentata questa mattina in procura, a Roma, dall'avvocato Giuseppe Rossodivita. Nella denuncia, in particolare, si ipotizzano i reati di abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio in relazione, tra l'altro, alla non attuazione dell'ordine impartito dall'Agcom di trasmettere, nei notiziari Tg1, Tg2, Tg3, «servizi di informazione con partecipazione del soggetto politico segnalante Lista Marco Pannella in misura adeguata al riequilibrio informativo» nonchè «di rispettare, nel prosieguo della campagna elettorale, all'interno dei propri notiziari, nei confronti della Lista Pannella i criteri di tutela del pluralismo, dell'imparzialità, della completezza, dell'obiettività, e di parità di trattamento tra le diverse forze politiche».