Per le elezioni europee sono 79 i contrassegni elettorali ammessi. I più curiosi? I simboli del Partito degli impotenti esistenziali del dottor Cirillo, quello delle Pari opportunità maschili e il simbolo di "Non serve, non voto", rappresentato da "Amo l'Italia non voto la provincia". La Commissione elettorale del Viminale ha concluso lunedì l'esame di regolarità dei contrassegni presentati, verificando il numero di firme necessarie per il deposito e individuando i simboli ammessi. Eventuali ricorsi potranno essere presentati all'Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione.
Quattordici i simboli bocciati. Fra quelli che non hanno superato l'esame dei tecnici del ministero dell'Interno, il richiamo alla grande Rete: "www.youtube.it - ZEITGEIST- Basta non votare" presentato da Lo spirito del tempo. Bocciati anche altri simboli proposti dal dottor Cirillo, dall'Italia dei malori alle Donne insoddisfatte e incomprese, fino al simbolo della lista Preservativi gratis.
Ma non mancano le curiosità anche fra i simboli che hanno superato il vaglio del Viminale. Passa, per esempio, "Recupero il maltolto", con tre slogan - Chiudiamo le province, acqua bene comune, no amnistia - simbolo di Liberté Fraternité Egalité. Accanto ai simboli dei partiti più conosciuti e a quelli presentati per preservare il simbolo, via libera anche ai Giovani Poeti d'azione di Alessandro D'Agostini. Molti gli animali ricordati nei contrassegni elettorali: dal grillo della Lista del grillo parlante ai leoni alati della Liga Veneta e dell'Indipendenza Veneto, dalle colombe (Italia dei valori di Di Pietro, Federazione dei Liberaldemocratici e Democrazia Europea) al gallo della Comunità Alpine, all'aquila a due teste della Destra libertaria fino all'asinello dei Democratici. C'è anche un orso nel simbolo della Lega federale del Sud.
Notevole anche il numero dei fiori in campo, dal garofano dei Socialisti Uniti alla margherita di Democrazia e Libertà - La Margherita, fino alla rosa di Libertà e solidarietà e alla stella alpina dell'Svp (Südtiroler Volkspartei). Superano l'esame di regolarità anche Il Fronte dell'Uomo qualunque e La Mia Italia-Protagonista Democratica Popolare.