Deputati con mascherine, scuole chiuse, riunioni in luoghi pubblici vietate: l'Ucraina, con 67 morti causate dal virus A/H1N1 è il Paese più colpito in Europa. E mentre il presidente del parlamento Vladimir
Litvin precisa che non saranno annullate le presidenziali del 17 ottobre a causa dell'epidemia, le autorità di Kiev hanno chiesto
aiuto a Usa, Ue e Nato.
Il nuovo bollettino del ministero della Sanità di Kiev ha aggiornato a 67 il numero dei decessi da complicazioni connesse alla nuova influenza, quindi sette in più di ieri. Le zone più colpite sono soprattutto quelle occidentali, più vicine ai confini con l'Unione europea. I dati parlano di 255mila persone contagiate dal virus. Di queste, 15mila sono state ricoverate in ospedale.
Lo speaker parlamentare Litvin oggi in conferenza stampa non ha escluso l'introduzione dello stato di emergenza. La missione ucraina presso la Nato, intanto, riferisce di avere ricevuto conferma da parte del Centro euroatlantico di coordinamento degli interventi in caso di calamità (Eadrcc) dell'invio della lettera di richiesta d'aiuto a tutti i Paesi membri dell'Alleanza.
Secondo Ria Novosti, nella regione molte cancellerie si sono già dette pronte a dare una mano in termini di farmaci, vaccini "e altri contributi medici", in particolare Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia. Anche l'India ha segnalato disponibilità, mentre una missione dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità è attesa in giornata a Kiev.
Nel frattempo, la chiesa ortodossa ucraina ha lanciato un appello alla popolazione, affinchè si unisca alla preghiera nazionale «per la fine del contagio e la guarigione dei malati».