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Influenza A, Gelmini: «Le scuole rimarranno aperte». Fazio: «Pandemia leggera»

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8 NOVEMBRE 2009

Nessuna «misura eccezionale» per la scuola italiana a seguito della pandemia di influenza A, e il calendario delle vacanze natalizie «non cambierà». Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini rassicura le famiglie, e così torna a fare anche oggi il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ribadisce: «Questa è una pandemia, ma è più leggera di quanto può essere l'influenza stagionale». I timori della gente, però, non accennano a diminuire ed i medici d'urgenza lanciano l'allarme per i pronto soccorso sempre più sovraffollati ed a 'rischio tilt'.

Da domani intanto, dopo il termine oggi della terza distribuzione dei vaccini che ha portato ad un totale di 2,5 milioni le dosi consegnate alle Regioni, la vaccinazione sarà avviata anche in quelle Regioni nelle quali ancora non era partita. La campagna vaccinale sarà così attivata in tutta Italia. Ed in Calabria saranno i medici di famiglia ed i pediatri ad occuparsi della seconda fase della vaccinazione, quella che interesserà i soggetti considerati a rischio. Un accordo in tal senso è stato infatti sottoscritto dalla federazione calabrese dei medici di medicina generale (Fimmg) con la Regione Calabria. In altre Regioni, le vaccinazioni saranno effettuate invece presso le asl.

GELMINI, SCUOLA CONTINUA E NO VARIAZIONI CALENDARIO NATALE:
Nessuna misura eccezionale è prevista per le scuole in relazione all'influenza A, la scuola «può proseguire con tranquillità», ha detto Gelmini, sottolineando che anche «il calendario delle vacanze natalizie non cambierà». Il ministro ha ricordato che, insieme al ministero della Salute, sta monitorando la situazione: «Le procedure sono collaudate e ci stanno dando risultati puntuali. Si prevede che solo per gravi motivi si proceda alla chiusura della classe o del plesso. La scuola può proseguire tranquilla».

FAZIO, È PANDEMIA MA LEGGERA, VACCINARE MALATI CRONICI:
«Mi rendo conto che le morti dei giovani colpiscono emotivamente. Non è più un'influenza ma una pandemia. Questa semmai è più leggera di quanto può essere l'influenza stagionale, che lo scorso anno ha causato 8 mila morti». È quanto è tornato a ribadire oggi Fazio. Secondo il viceministro, «parte dell'allarmismo è dovuto all'allarme che c'è stato in passato per altre pandemie, come l'aviaria e la Sars». Fazio ha quindi invitato nuovamente i medici a vaccinare i malati cronici, «perchè sono gli unici che rischiano veramente». Tranquillizza anche il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta: «No al panico - ha detto - e consiglio a tutti di fare il vaccino contro l'influenza stagionale». Mentre Alberto Ugazio, presidente Commissione Vaccini della Società Italiana Pediatria, ha commentato: «Questo è un virus mediatico. Non discuto che ci si trovi di fronte a una pandemia e che provochi vittime, ma l'esposizione sui media è ingiustificata».

I MEDICI, ALLARME SOVRAFFOLLAMENTO NEI PRONTO SOCCORSO:
Andare al pronto soccorso «solo in caso di vera necessita». La Federazione italiana medici emergenza-urgenza e delle catastrofi (Fimeuc) lancia l'allarme per il «sovraffollamento» delle strutture d'emergenza: sovraffollamento «pericoloso per gli altri malati e non utile». In tale situazione, infatti, «si rischia di ritardare l'assistenza a pazienti che ne hanno invece realmente bisogno - ha spiegato Cinzia Barletta, presidente Fimeuc - e negli ultimi giorni in molti pronto soccorso si è assistito ad un incremento di pazienti che dopo lunghe attese si allontanano senza aver ricevuto le prestazioni attese». Allo stato attuale della pandemia, ricorda la Federazione, l'indicazione fondamentale per limitare la diffusione della malattia è la gestione a domicilio dei pazienti. Pertanto, in caso di influenza le indicazioni sono di rimanere a riposo a casa, se necessario consultare telefonicamente il proprio medico di famiglia e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle.

8 NOVEMBRE 2009
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