ITALIA

 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER
ARCHIVIO PROVE
GIORNO PER GIORNO
APPROFONDIMENTI

L'Europa al servizio della conoscenza

di Giovanni De Paola

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
15 gennaio 2009

Ecco l'articolo di Giovanni De Paola, pubblicato sul supplemento settimanale del Sole 24 Ore "Nòva" del 15 gennaio 2009 , allegato in stralcio nei documenti che corredano la traccia del tema su "2009: anno della creatività e dell'innovazione"


La Commissione europea ha proclamato il 2009 anno europeo della Creatività e dell'innovazione.
Tra le personalità preminenti nel campo dell'inventiva sono stati nominati venti ambasciatori.
«La creatività va considerata seriamente, come la finanza e gli affari legali. In ogni organizzazione c'è bisogno di qualcuno che sia direttamente responsabile per le nuove idee, qualcuno che organizzi i pensieri classificandoli, che ascolti le idee nuove, che le trasmetta e le supporti. Altrimenti si rischia di avere innovatori che non hanno i muscoli politici per far sì che le cose avvengano». Il dottor Edward de Bono è considerato da molti come la principale autorità internazionale sul pensiero creativo e sull'insegnamento diretto delle abilità del pensiero.
«La creatività dell'industria europea non supera quella della Cina e dell'India in termini di costi e competenze. Il segreto è dare vita sempre a nuovi valori. Per questo c'è bisogno di fantasia».
A tal proposito le differenze che intercorrono tra Europa, Stati Uniti e Giappone sono evidenti: «Il mio primo libro – dice de Bono in occasione del lancio della campagna mediatica dell'Anno – ha venduto in Giappone più copie rispetto alle love stories vendute negli Stati Uniti. Lì c'è un grande interesse mentre negli States ci sono idee old fashion, si pensa che tutto nasca mettendosi attorno a un tavolo per dare delle risposte, scambiandosi le proposte che vengono al momento. Ma non è così». Tra i venti ambasciatori figura, oltre al Nobel italiano per la medicina Rita Levi Montalcini, anche il professore del New Jersey, Richard Florida. Quest'ultimo sostiene la teoria secondo cui esistono regioni metropolitane con alte concentrazioni di lavoratori hi-tech, artisti, musicisti, gay e lesbiche, e un gruppo che definisce "gli alti bohémien", tutti in stretta relazione allo sviluppo economico. Questa classe promuove un ambiente aperto, dinamico, personale e professionale che attrae non soltanto le persone creative, ma anche un consistente volume di affari e capitali. Attrarre e mantenere talenti di alta qualità deve essere considerato un obiettivo prioritario per la rigenerazione delle risorse urbane e della prosperità a lungo termine. Focalizzarsi sulla nascita singola di infrastrutture come stadi sportivi, costruzioni futuristiche e centri commerciali è del tutto secondario in questa ottica.
Il metodo di classificazione delle città, elaborato da Florida, divide gli individui secondo degli index: un indice dei bohémien, un indice dei gay, un indice della diversità e criteri simili.
Alla presentazione dell'Anno europeo 2009 a Bruxelles, c'è anche Karlheinz Brandenburg, ingegnere che ha rivoluzionato il mondo della musica contribuendo alla compressione audio del formato Mpeg Audio Layer 3, meglio noto come mp3.
Secondo Brandenburg, un successo come quello dell'mp3 è anche una questione di fortuna, essere al posto giusto nel momento giusto per trovare le risorse necessarie "make the things happen", traduce il pensiero in realtà.
Karlheinz sostiene che l'elemento della competizione innesca davvero il movimento delle cose. «Gli ingegneri si sono trovati a dover conoscere la politica, al fine di sopravvivere». A Bruxelles una prova di creatività musicale viene portata dalla Vienna vegetable orchestra, i cui musicisti si esibiscono in performance con soli strumenti fatti di vegetali. Flauti di carote, bassi di zucca, bonghi di sedano, violini al sapore di porro e cocomerofoni. Sviluppano nuove idee musicali.
Il concerto dei "vegetali" ha salutato l'anno europeo 2008, dedicato al dialogo interculturale. Tema che all'apparenza può sembrare di livello e di profondità largamente superiori: «Quando si parla di creatività non bisogna identificarla sempre con l'arte, la danza, la pittura – riprende Edward de Bono –. Il problema è semantico. In inglese, per esempio, non c'è separazione tra le parole: idea, creatività e qualità artistica. La creatività delle idee e il cambiamento innovativo fanno avvenire le cose!».
Dal 1° gennaio la presidenza di turno dell'Unione europea spetta alla Repubblica Ceca, e il lancio ufficiale dell'Anno europeo della Creatività e dell'innovazione è avvenuto a Praga il 7 gennaio.
Un coordinatore nazionale per ognuno dei 27 Stati membri dell'Unione europea si occuperà del sostegno interdisciplinare, simile a quello previsto a livello europeo, facendo riferimento ai dipartimenti pertinenti e agenzie governative, gruppi di interesse nazionale. L'Anno della Creatività e dell'innovazione verrà attuato utilizzando programmi e budget già esistenti e non stanziati ad hoc. Il punto focale sarà l'aumento della consapevolezza e la promozione di un dibattito politico che riguarda autorità pubbliche e stakeholder.

15 gennaio 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-