L'opposizione boccia le primarie del Pd. Caustico il commento del ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi. «Le primarie del Pd più che la democrazia della sinistra ne fotografano la confusione».
Cicchitto: «Primarie espressione di un Pd allo sbando». Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, per esempio, definisce le primarie, alla prima festa provinciale della Libertà di Modena, «un esercizio anomalo, non chiaro, espressione di un partito allo sbando». Cicchitto ha sostenuto che «paradossalmente in queste primarie potrebbero votare tutti, compresi gli elettori del centro destra, che non credo comunque ne abbiano tempo e voglia. Certo è che se il risultato di queste primarie rovesciasse il voto emerso dalla consultazione degli iscritti, il caos sarebbe totale e la situazione per il Pd davvero drammatica».
Capezzone: «Pd suddito dell'Italia dei valori». Grande rispetto, afferma il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, per le elezioni primarie del Pd e per i cittadini che decideranno di partecipare a questa consultazione e sinceri auguri di buon lavoro al candidato che prevarrà, «una volta che il Pd sarà stato capace di districarsi dalle sue complicazioni statutarie. Ma, con altrettanta chiarezza, non si può tacere la grande delusione di dover constatare che, per tutta questa campagna, nessuno dei candidati alla segreteria del Pd abbia trovato la forza e la convinzione per distinguersi dall'Italia dei valori, dalle procure politicizzate, dal partito di Repubblica e dall'immobilismo sociale della Cgil». Per Capezzone, «questa sudditanza pesa, e rende il Pd lontano dalle sinistre moderne dell'Occidente avanzato».
Per Guzzetta primarie anche alla scelta dei candidati alle politiche. Intanto dal presidente del Comitato promotore dei referendum elettorali, Giovanni Guzzetta, arriva la richiesta di allargare le primarie anche alla scelta dei candidati alle elezioni politiche. «Il grande afflusso di cittadini alle primarie del Pd - sottolinea Guzzetta - dimostra che la competizione vera produce partecipazione. È triste pensare che lo stesso non possa accadere nelle elezioni politiche, con il paradosso che un segretario eletto con la democrazia diretta potrà esercitare il suo potere con la cooptazione». Una soluzione, quella delle primarie anche per i candidati alle politiche, «per non sprecare l'ennesima apertura di credito da parte dei cittadini». (N.Co.)
