Gennaro è più silenzioso del solito. «Sono preoccupato, ma lunedì quest'attesa finirà». Lunedì (oggi per chi legge, ndr) è il giorno delle assegnazioni, il giorno in cui saprà se qualcuno che lo precede in graduatoria si prenderà il posto di assistente tecnico e amministrativo che da due anni è suo, all'istituto comprensivo "Giuseppe Moscati" di Napoli. Spera di essere fortunato, che nessuno scelga questa scuola, e lo spera anche la dirigente scolastica Rossanna Stornaiuolo, 48 anni, che al suo staff deve «tutti i buoni risultati raggiunti in questi anni». E sì che non è facile raggiungere l'eccellenza qui a Miano, quartiere alla prima periferia nord di Napoli. «La scuola non è un ente avulso dal contesto – spiega la preside –. Si parla di scuola, ma bisognerebbe parlare piuttosto di scuole, perché ogni realtà è quasi un mondo a sé». In questo mondo qui, in via Lombardia, lei ci è capitata tre anni fa. «Ho accettato con gioia e dopo i primi risultati positivi posso affermare che più una scuola è situata in un contesto difficile, più è gratificante il lavoro».
Scuola in prima linea
Alla "Moscati" ci sono in totale 450 iscritti (più un centinaio al Ctp): dai bambini della scuola dell'infanzia a quelli delle elementari a quelli della media. Si dividono i tre plessi, situati a poca distanza l'uno dall'altro. Tre strutture costruite una ventina di anni fa per rispondere alle esigenze di un quartiere che si è fatto nel tempo sempre più popoloso.
La scuola apre oggi, nonostante il caldo che avvolge ancora la città. Ad accogliere i ragazzi che tornano in classe, quest'anno, ci sarà anche qualche sorpresa: prima di tutto, per la prima volta entrano a scuola i bambini di 2 anni e mezzo. Alla Moscati ce ne sono 12, e daranno filo da torcere alle educatrici e alla fiduciaria Rosaria Taranto, impegnata fino a un attimo prima del suono della campanella ad abbellire la scuola con festoni, cartelloni colorati e giochi. «È importante – spiega la preside – che i bambini abbiano un primo approccio positivo con la scuola. Devono imparare fin da subito ad aver fiducia in questa istituzione. Noi, da parte nostra, facciamo il possibile, anche se le risorse sono poche (ma sfruttate al meglio) e il personale ancora meno». Quello dei collaboratori scolastici e del personale amministrativo è il cruccio della preside Stornaiuolo. «La nostra – dice – è una scuola che resta aperta fino alle 21 per i corsi serali per gli adulti, e abbiamo bisogno di più personale. Nei prossimi giorni farò di tutto per ottenere almeno un dipendente in più». In conseguenza dei tagli stabiliti dal ministero, alla Moscati quest'anno il personale Ata dovrebbe perdere due unità rispetto allo scorso anno. «Sembra poco – sottolinea la preside – ma vi assicuro che si tratta di personale indispensabile per il buon funzionamento di una scuola». Soprattutto se è un istituto"difficile", con un tasso di dispersione scolastica superiore alla media (già elevata) della città e dove i ragazzi bocciati alle medie sono stati il 22 per cento.
La disciplina
«La metà delle bocciature – racconta Rosanna Stornaiuolo – è dovuta alla condotta, che da quest'anno ha fatto media con gli altri voti». I docenti non hanno risparmiato il 5 a nessuno, e sono arrivati addirittura a mettere un 2 in condotta sul registro. Alcune di queste insufficienze sono state sanate nel secondo quadrimestre. Merito anche della rigidità con cui è stato fatto rispettare il regolamento d'istituto. Molti ragazzi si sono ritrovati a dover pulire il giardino della scuola, «ma il semplice fatto di dover venire a scuola nel pomeriggio è stata per loro una punizione», spiega il direttore dei servizi Lucio Farfella. Eppure la scuola sarebbe un buon modo per tenerli lontani dalla strada. «Per farlo – racconta la preside – da quest'anno daremo più spazio alle attività sportive, visto che finalmente dopo tantissimi anni questa scuola dispone di una palestra e di un campo da calcio». Le strutture sportive sono state inaugurate durante lo scorso anno scolastico e quest'anno ospiteranno anche il corso di arti marziali organizzato con l'obiettivo di insegnare ai ragazzi la differenza tra la violenza e lo sport. «Lo sport è importante – racconta la dirigente –, ce ne siamo accorti quando abbiamo organizzato un corso in piscina per i bambini. Molti di loro non hanno nemmeno mai visto il mare. È assurdo, considerando che siamo a Napoli».
Le novità
Le tre prime della scuola media troveranno in aula una sorpresa: tre lavagne interattive Lim arrivate dal ministero. Le novità al via da oggi riguardano anche le elementari, dove per la prima volta partirà la prima con il tempo prolungato, che risponde alle richieste delle famiglie. «Nelle altre classi non ci sono novità, a parte il taglio delle compresenze che a mio avviso non è una scelta sbagliata perché serve a ridurre gli sprechi», dice la preside. Non ci sarà il maestro unico, dunque, ma resteranno due insegnanti in ogni classe. L'organico, d'altronde, non ha subito grosse modifiche. «Abbiamo perso solo una cattedra e qualche spezzone», spiega aggiungendo che «alla scuola dell'infanzia e alle elementari abbiamo tutti docenti di ruolo, mentre alle medie ci saranno alcuni docenti con supplenze annuali, che però non sono stati ancora nominati. Probabilmente arriveranno ad anno scolastico già avviato, visto che il Csa di Napoli è il ritardo con l'iter di assegnazione».
CONTINUA ...»
