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Ai precari corsia preferenziale per un anno nelle supplenze

di Eugenio Bruno

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10 Settembre 2009

Ai precari della scuola è arrivata una prima ciambella di salvataggio. A lanciarla è stato il Consiglio dei ministri di ieri che ha inserito nel decreto Ronchi sulle violazioni Ue il «contratto di disponibilità» per i docenti e i dipendenti Ata occupati per tutto l'anno scolastico 2008/2009 e attualmente senza incarico per effetto dei tagli contenuti nella scorsa manovra estiva. Resta da capire se il Quirinale avallerà la scelta al momento di firmare il Dl vista l'eterogeneità delle due materie.

Il meccanismo è quello annunciato e parte dalla creazione di una corsia preferenziale per gli insegnanti rimasti senza lavoro. L'articolo 16 del provvedimento impone, solo per quest'anno, alle amministrazioni scolastiche di assegnare le supplenze temporanee «con precedenza assoluta» e «a prescindere dall'inserimento nelle graduatorie d'istituto» al personale che 12 mesi fa era titolare di «un contratto a tempo determinato o fino al termine delle attività didattiche» e quest'anno è rimasto privo di cattedra.

In attesa delle chiamate dei presidi, i diretti interessati fruiranno per otto mesi (12 se ultacinquantenni) dell'indennità di disoccupazione, pari al 60% della retribuzione. Il sussidio sarà erogato in via automatica dall'Inps che già possiede una banca dati aggiornata con i nominativi dei docenti rimasti senza lavoro. L'assegno verrà sospeso durante il periodo di occupazione per poi riprendere alla scadenza della supplenza.

Inoltre il ministero dell'Istruzione potrà sottoscrivere intese con le regioni (che però ieri hanno chiesto di impostare una trattativa unica in sede di Conferenza stato-regioni, ndr), della durata di tre mesi prorogabili a otto, per utilizzare i precari in «attività di carattere straordinario, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo di istruzione».

Nell'illustrare l'intervento, la titolare dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha parlato di «impegno mantenuto» da parte del governo e ha quantificato in 12-13mila il possibile "bacino d'utenza". Assicurando che «per il prossimo anno questo tipo di problema non ci sarà». Ancora diviso, come prevedibile, il fronte sindacale. Il segretario confederale Cisl, Giorgio Santini, ha parlato di «positiva risposta all'emergenza» ma ha invitato l'esecutivo a fare di più. D'accordo il responsabile della Uil scuola, Massimo Di Menna, che ha invitato la Gelmini a attuare in fretta le norme (e proprio sul decreto attuativo ci sarà oggi un incontro al dicastero di Viale Trastevere) perché «dal 1° settembre migliaia di insegnanti e personale Ata che non hanno avuto l'incarico rinnovato, sono senza lavoro e senza stipendio». Soddisfatti anche Ugl e Snals mentre il segretario della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo ha ribadito il suo "no" e ha parlato di «proposta fumosa, insufficiente e iniqua» da parte dell'esecutivo. Voci contrarie, infine, si sono levate dal Pd.

10 Settembre 2009
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