Prima ancora di vedere la luce la norma "salva-precari" può già contare sull'intero corredo attuativo. Il ministro dell'Istruzione ha messo a punto il Dm che stabilisce destinatari e procedura della corsia preferenziale nelle supplenze prevista dall'articolo 16 del Dl Ronchi sulle violazioni comunitarie. E presto arriverà anche la circolare interpretativa.
A mancare è sempre la norma di legge. Il decreto Ronchi è atteso al Quirinale tra domenica e lunedì. Ed entro martedì dovrebbe arrivare la firma del presidente Giorgio Napolitano e la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale». Ammesso che il Colle superi le perplessità già manifestate la settimana scorsa a proposito dell'inserimento di una disposizione sui precari della scuola in un testo sull'inadempimento degli obblighi Ue. Intanto, a Viale Trastevere si sono portati avanti con il Dm.
Rispetto alla versione precedente (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) la "bozza" precisa che per inserimento «a pieno titolo» nelle graduatorie degli insegnanti e nel personale Ata, che 12 mesi fa hanno ottenuto un incarico e stavolta sono rimasti senza cattedra, s'intende quello dell'anno scorso. E sempre all'anno scorso si farà riferimento per stabilire a quale «classe di concorso» si sommeranno i 12 punti maturati stavolta.
Al tempo stesso viene stabilito che la rinuncia alla nomina non potrà essere «immotivata» o «senza giustificato motivo». Pena la perdita del diritto a ottenere ulteriori chiamate, dei 12 punti e dell'indennità di disoccupazione erogata dall'Inps tra una supplenza e l'altra: insomma tutte le garanzie della "salva precari". La "bozza" specifica altri due aspetti: l'iscrizione alle liste di priorità dovrà essere chiesta a un solo ufficio provinciale (dove si è in graduatoria, dove si è iscritti alla "lista" dei presidi, o dove si è in «coda»); il Dm sarà operativo solo con la «pubblicazione» dei nuovi ranking di circolo o istituto.
Tutta da giocare la partita con le regioni. A cui il Dl demanda la stipula di convenzioni con il ministero per inserire gli insegnanti disoccupati in progetti formativi ad hoc (ieri il presidente lombardo Roberto Formigoni ha annunciato lo stanziamento di 27 milioni di euro che in parte andranno a sostegno del reddito dei precari, ndr).
Sul punto i sindacati hanno rivolto un appello unitario all'esecutivo e ai governatori affinché la questione venga affrontata in forma concertata. E una prima risposta potrebbe arrivare dal vertice odierno di Palazzo Chigi.