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Al Nord la Lega sfonda e il Pdl
prende meno voti di An più Fi

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29 marzo 2010


È la Lega la vera forza vincente delle regionali. Rispetto alle regionali del 2005 il Carroccio raddoppia i voti in tutte le regioni del Nord eccetto che Lombardia.

Il partito guidato da Umberto Bossi cresce notevolmente anche nelle regioni "rosse": in Emilia Romagna triplica i voti (dal 4,8% al 13,6%, con un vero e propio boom in alcune province, come Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena), in Toscana passa dall'1,3% al 6,5%, nelle Marche dallo 0,9% al 6,3%, in Umbria raggiunge il 4,3 per cento. La Lega è il primo partito del Veneto con il 35% dei voti (nel 2005 ebbe il 14,7%), è il secondo partito della Lombardia con il 26,5% (nel 2005 15,8%), il terzo partito del Piemonte con il 17,7% (nel 2005 8,5%) e della Liguria con il 10,2% (nel 2005 ebbe il 4,7%).

Al Pdl meno voti di Fi e An alle Regionali del 2005
Il Pdl nelle regioni del Nord paga il successo della Lega. In Piemonte (-6,8%), Lombardia (-2,9%), Veneto (-6,1%), Emilia Romagna (-2,7%) e Toscana (-1%) il Pdl ottiene meno voti di quelli presi nel 2005 da Forza Italia e Alleanza Nazionale. Il partito di Berlusconi e Fini , in compenso, recupera posizioni nelle regioni del Sud: in Campania 32% (nel 2005 ebbe il 22,5%); in Puglia 30,8% (nel 2005 29,9%); in Calabria 26,4% (nel 2005 19,9%).

Nel complesso, secondo i dati nazionali per le Regionali della proiezione dell'istituto Pragma-Emg sul cento per cento del campione, il Pdl si ferma al 26,7% (senza la provincia di Roma, dove la lista non è stata amemssa per le note vicende), il Pd al 25,9%. La Lega Nord si assesta al 12,8%, l'Italia dei valori al 6,9%, l'Udc al 5,8%, Sinistra ecologia e libertà al 3%, la Federazione della sinistra al 2,9%, il movimento Cinque stelle di Beppe Grillo all'1,8%, la Destra di Storace e la lista Pannella Bonino entrambe allo 0,7% e l'alleanza di centro-democrazia cristiana allo 0,4%.

Berlusconi soddisfatto, «la Lega non sarà un problema»

«Sono sereno come sempre». È l'unico commento che Silvio Berlusconi, fermatosi a salutare i cronisti all'ingresso di palazzo Grazioli, ha fatto sull'andamento delle elezioni regionali.
Il Cavaliere ha spiegato che, come di consueto, commenterà solo i risultati definitivi. Il premier, con chi ha avuto modo di parlargli in queste ore, si sarebbe mostrato comunque piuttosto «soddisfatto» per l'esito della tornata elettorale. I risultati, così come appaiono in queste ore, sarebbero la dimostrazione - avrebbe ragionato il Cavaliere - che «gli italiani sono con me», mentre altrove (come in Francia) chi sta al governo viene penalizzato dalle urne.

È chiaro che al premier non è nemmeno sfuggita la grande crescita della Lega al Nord e, con alcuni interlocutori, ha ammesso che lì qualche correzione di rotta il Pdl lo dovrà subire. Ma allo stesso tempo Berlusconi sarebbe parso convinto di poter gestire la 'golden share' del Carroccio. «Finche c'è Umberto Bossi - avrebbe detto - la Lega non sarà un problema. Con lui si trova sempre un accordo».

Accordo che si baserà anche sulla comune volontà di dare uno slancio alle riforme. Berlusconi si è detto convinto che questo voto rappresenti la conferma della fiducia che gli elettori hanno nei suoi confronti e che ora ci siano davanti tre anni per portare a termine il programma di governo. Per il Carroccio, è noto, la priorità resta il federalismo. Il Cavaliere punta invece prima di tutto alla giustizia e poi alla riforma della Costituzione, con riduzione dei parlamentari e poi premierato o presidenzialismo.

Berlusconi avrebbe poi commentato irridente la performance dell'Udc. Dovevano essere determinanti ovunque e invece si è dimostrato che gli elettori non li hanno seguiti, avrebbe detto. Il premier, convinto che questo voto abbia rafforzato la sua guida, avrebbe auspicato anche una maggiore unità d'intenti nel partito: basta con i critici a oltranza, con chi sta sempre lì a fare distiznioni, sarebbe stato il suo ragionamento. Parole che sono state interpretate dai suoi interlocutori come un chiaro messaggio a Gianfranco Fini.

29 marzo 2010
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