Le cinque risposte di Vincenzo De Luca
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Le cinque risposte di Vincenzo De Luca |
1. Sanità e welfare. La sanità in Campania è poco efficiente e costa troppo. Come intervenire?
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Nel solo 2009 il disavanzo ammonta a circa 800 milioni: una cifra enorme che si è formata in un anno in cui si erano avviate riforme strutturali della sanità. Bisogna attuare una politica di rigore nell'uso delle risorse senza però penalizzare i servizi. Riequilibrare senza smantellare è la linea guida che ispirerà la mia azione. Manterrò poi io la delega alla sanità perché non voglio più clientelismi |
2. Imprese e territorio. Incentivi alle imprese: quale politica di sostegni propone? Incentivi automatici, zone franche, contratti di investimento?
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Occorre selezionare gli incentivi sostituendoli con le premialità selettive. Il credito di imposta, già avviato positivamente, può essere inoltre finalizzato al cofinanziamento degli investimenti in beni materiali e immateriali. Dobbiamo poi costituire un fondo regionale per il credito di imposta per i nuovi occupati: un primo stanziamento sarà di 300 milioni, di cui un terzo per l'occupazione femminile |
3. Politica fiscale. Le imprese campane sono gravate da addizionali massime. Si può sperare nell'abbassamento della pressione fiscale?
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Bisogna recuperare le risorse del Fas scippate dal governo alla Campania. Se poi viene anche modificato il riparto dei fondi per la spesa sanitaria (oggi la Campania è penalizzata perché vi è una popolazione più giovane) si può alleggerire l'addizionale sull'Irap. E poi bisogna sburocratizzare la macchina amministrativa per snellire le procedure troppo spesso stagnanti |
4. Emergenza occupazione. Disoccupazione record al 18% circa. Quali strumenti adottare per combatterla?
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In Campania il lavoro è un grande dramma sociale se si considera che sono stimati circa 250mila disoccupati, di cui due terzi concentrati nell'area napoletana. Per invertire la rotta si possono creare possibilità occupazionali concrete nel settore del turismo valorizzando il patrimonio che possediamo. E penso anche alla formazione: i giovani formati sono il futuro dei nostri territori |
5. Reti e infrastrutture. A quali interventi infrastrutturali bisogna dare priorità? |
Creeremo una piattaforma logistica regionale, che passa per il sistema interportuale di Nola, Marcianise-Maddaloni e Battipaglia, interconnesso con le grandi reti di trasporto via mare (a partire dai grandi porti commerciali di Napoli e Salerno) su gomma e ferro. La piattaforma dovrà poi comprendere il sistema aeroportuale campano, che andrà necessariamente integrato con Grazzanise e Salerno-Pontecagnano |
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