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Da Bologna meno viaggiatori business

di Andrea Lanzarini

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24 marzo 2010
Da Bologna meno viaggiatori business

La crisi economica presenta il conto sul fronte dei voli business: da Bologna – che pure ha guadagnato sul traffico passeggeri complessivo (+13,3%) grazie anche all'avvio della base Ryanair – nel 2009 sono partiti 100mila viaggiatori d'affari in meno. «Sicuramente – spiega Giuseppina Gualtieri, presidente di Sab, la società che gestisce il "Marconi" – ha influito l'andamento generale dell'economia, che ha spinto le aziende a far volare di meno i propri dipendenti. Per Bologna si tratta di un calo in linea con la media nazionale; anzi i numeri mostrano una maggior tenuta rispetto ad altre aree del paese, a testimonianza dell'apertura internazionale del sistema economico regionale».
I numeri dell'aeroporto felsineo sono eloquenti: nel 2009, si stima, sono stati 1,8 milioni i passeggeri (il 38,1% del totale dello scalo) che hanno volato per lavoro. Nel 2008 erano 1,9 milioni. Un -5,3% che ribadisce le tendenze emerse anche nel paese: secondo i dati dell'osservatorio Business Travel, i viaggi di affari sono diminuiti 7,5%: un calo più consistente per i voli (-10%), che valgono il 37,5% delle trasferte business, mentre sono cresciuti gli spostamenti con il treno. «Un fenomeno quello della diminuzione dei passeggeri business – dice Gualtieri – che vediamo ancora oggi, anche se in questa prima parte dell'anno si è pagato anche l'impatto del maltempo».
In ogni caso, per il futuro lo scalo bolognese conferma l'obiettivo di aumentare i voli business: «È un segmento – conclude la presidente – al quale siamo attenti da sempre, come dimostra il fatto che siamo collegati con tutti gli hub europei. E restiamo aperti a tutte le opportunità che le compagnie aeree presenteranno, per aumentare ulteriormente l'offerta».
Un'opportunità dedicata in particolare alle Pmi è quella presentata ieri a Bologna da AirFrance-Klm. Che sotto le Due Torri opera con 11 voli giornalieri da lunedì e venerdì, che scendono a 7 nel week-end, collegando il capoluogo emiliano con gli hub di Parigi e Amsterdam e lo scalo di Lione. Sono circa 700 le Pmi emiliano-romagnole clienti di AirFrance-Klm; la metà dei passeggeri business si ferma a Parigi e Lione; quelli che scelgono di restare ad Amsterdam sono il 20 per cento. Gli altri riprendono il volo diretti verso una delle 238 destinazioni raggiungibili. Che, per chi decolla da Bologna, sono soprattutto Shanghai, New York, Hong Kong, Pechino, San Paolo, Miami e Los Angeles.
«In un anno – spiega Cédric Renard, direttore vendite della compagnia per l'Italia – da Bologna abbiamo visto un'importante contrazione del traffico affari, con un impatto negativo sulla revenue per passeggero, a fronte di un calo, solo del 4%, di clienti: questo significa che le aziende scelgono tariffe diverse rispetto al passato». A questa tendenza emergente, la risposta di AirFrance-Klm non si è fatta attendere: da un lato – senza intaccare la qualità – dal 28 marzo diversificherà le cabine sui voli a medio raggio. Due cabine e tre offerte: la premium affaires (la classica business class, a prezzo invariato), la premium eco (rivolta alla clientela d'affari che vuole risparmiare fino al 20% del prezzo) e la voyager (con ribassi fino al 35% sulle tariffe attuali).
Oltre a ciò, questa volta sul lungo raggio, implemeterà una classe "premium voyageur", che racchiude i vantaggi della voyageur e i servizi della business, con prezzi più prossimi all'economica: introdotta lo scorso autunno sul alcune tratte, entro il 2010 sarà estesa a tutta la flotta. Infine, dal 1° febbraio AirFrance-Klm ha lanciato Bluebiz, una carta fedeltà aziendale. Per ogni viaggio effettuato dai propri dipendenti, l'azienda accumula automaticamente crediti sul suo conto (e ogni credito accumulato corrisponde ad 1 euro da spendere) e i singoli continuano a guadagnare miglia sul proprio conto Flying Blue.

24 marzo 2010
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