MOSCA - Un certo ottimismo, ma anche molta cautela, caratterizzano i primi commenti da Mosca sull'elezione di Barack Obama. Ha iniziato lo stesso presidente russo Dmitri Medvedev, che oggi ha letto il suo primo messaggio sullo stato del Paese alle Camere riunite. «Noi non abbiamo problemi con il popolo americano, e da noi non esiste un innato antiamericanimo. Noi speriamo che i nostri partner, la nuova Amministrazione degli Stati Uniti, sceglieranno in favore di pieni e validi rapporti con la Russia.»
In effetti, malgrado l'opinione pubblica russa, fin dai sondaggi pre-elettorali, abbia sostenuto la candidatura di Barak Obama (28% contro 7-15% del pretendente repubblicano), vari politici vicini al Cremlino ritengono che le potenzialità per un sensibile miglioramento dei rapporti con Washigton ci sono, ma occorrerà tempo prima di realizzarle. Per Mikhail Margelov, presidente della Commissione affari internazionali del Consiglio della Federazione (il Senato russo) «Obama non porterà alcun rapido e radicale mutamento nei rapporti con la Russia. Troppi contenziosi si sono accumulati tra i nostri due Paesi, e ci attendiamo per ora una cooperazione selettiva in primo luogo nella non proliferazione nucleare, e nella lotta antiterrorismo. Ma lavoreremo insieme anche nei grandi problemi della regionalizzazione e della globalizzazione in varie istituzioni internazionali».
Nella squadra di Obama c'è però gente, come Zbigniev Brzezinsky e Margaret Albright che sono piuttosto freddi, per usare un eufemismo, con la Russia. Più ottimista Kostantin Kosaciov, presidente della Comitato affari internazionali della Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento). «Obama sarà più disponibile a interagire con noi e con la nuova Amministrazione Usa sara' piu' facile negoziare». Mentre il leader comunista Ghennadi Djuganov, ha espresso un forte scetticismo, convinto che «non vi sara' nessun cambiamento nei rapporti con gli americani», gli ambienti liberal-riformisti moscoviti ritengono che accadrà' il contrario. L'autorevole politologo Sergei Markov, soddisfatto dell'elezione di Obama, ritiene che «il nuovo Presidente esprime una propria particolare concezione politica. Quale, non è ancora chiaro, ma sicuramente, non sarà' di "guerra fredda". "L'amico Barak" potrà ormai rivolgersi direttamente al presidente russo Dmitri Medvedev, con il quale esistono molti punti in comune, sia di generazione, sia di gusti letterari, sia di entrambi come "Internet users", ovvero utilizzatori di Internet.