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Obama subito al lavoro. Il portavoce sarà Robert Gibbs

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6 novembre 2008

Il neoeletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è messo subito al lavoro per riunire la propria squadra di Governo. Sarà Robert Gibbs, tra i consiglieri più vicini a Barack Obama nel corso della sua campagna elettorale, il portavoce del nuovo presidente alla Casa Bianca. Lo rivela il sito «The Politico», che cita una fonte democratica, secondo cui Gibbs, già responsabile dell'ufficio comunicazione di Obama al Senato, è considerato l'artefice dell'ascesa mediatica del senatore sulla scena nazionale.
Originario di Auburn, in Alabama, 37 anni, in questi mesi Gibbs a luglio promosso all'incarico di 'senior stategist' delle comunicazioni - si è occupato di tenere le fila dei rapporti con i giornalisti sull'Air Obama, l'aereo della campagna presidenziale.
Intanto, lo stesso sito conferma che Rahm Emanuel ha intenzione di accettare l'offerta di Obama di diventare il capo dello staff alla Casa Bianca. Il presidente eletto vuole il 49enne deputato dell'Illinois perché lo considera, come pochi altri, fra i più grandi conoscitori della macchina politica a Washington.

Ci sono tanti ex clintoniani ed anche alcuni repubblicani tra i candidati a entrare nel 'dream team' di Barack Obama alla Casa Bianca e nella sua futura amministrazione. Di seguito l'elenco dei 'papabili'.

TESORO: i nomi che circolano con maggiore insistenza, riferisce il 'Washington Post', sono quelli di Larry Summers, giá segretario al Tesoro con Clinton e poi presidente dell'Universitá Harvard, molto attivo negli ultimi mesi a definire il messaggio economico di Obama. C'è poi Timothy Geithner, presidente della Federal Reserve di New York. Ex funzionario del Tesoro, ha accumulato grande esperienza con le grandi banche. Ma scegliere lui significherebbe dover trovare qualcun altro per sostituirlo nel suo attuale incarico, in un momento considerato delicato e cruciale.
Tra gli altri nomi, quello di Paul Volcker, ex presidente della Fed, che però, considerato che ha più di 80 anni, con maggiori probabilitá verrà chiamato a svolgere un ruolo di spicco ma meno formale, come consulente. Ancora Laura Tyson, presidente del Council of Economic Advisers di Bill Clinton e docente universitaria a Berkeley sarebbe in corsa per l'incarico ma non è considerata una delle favorite. Potrebbe eperò finire a svolgere un altro ruolo, ad esempio quello di capo del National Economic Council alla Casa Bianca.

SEGRETARIO DI STATO: in corsa ci sono l'ex candidato alla presidenza, John Kerry, l'ex ambasciatore all'Onu Richard Holbrooke. E poi i repubblicani Chuck Hagel, senatore del Nebraska, grande critico della gestione della guerra in Iraq, e Richard Lugar, dell'Indiana, leader della minoranza alla commissione Esteri del Senato.


CAPO DELLO STAFF: Rahm Emanuel starebbe vagliando l'offerta fattagli da Obama per l'incarico. Secondo la maggior parte degli esperti, il 49enne deputato di Chicago è orientato ad accettare.
Tra le donne in lizza per avere un incarico nella futura amministrazione c'è poi Caroline Kennedy, la figlia di Jfk, che ha avuto un ruolo di primo piano nel sostenere la campagna di Obama. Si fa il suo nome, scrive il «Times», come possibile ambasciatore all'Onu o a Londra.

DIPARTIMENTO PER L'ENERGIA: Ed Rendell, governatore democratico della Pennsylvania, è stato citato da più fonti come possibile candidato alla carica di segretario. La lista degli altri possibili candidati include il generale a riposo David Jones, che ha lavorto molto con la Camera di Commercio per promuovere piani nel settore dell'energia. Anche Fred Smith, Ceo della FedEx, repubblicano, è in corsa per l'incarico.

SICUREZZA NAZIONALE: Il nome che circola con più insistenza per la poltrona di Consigliere per la sicurezza nazionale, scrive il 'Times' precisando che si tratta però solo di voci, è quello di Samantha Power, una delle più autorevoli esponenti della squadra di politica estera di Obama. Americano-irlandese, ha lasciato il lavoro che aveva per lavorare gratuitamente per Obama. Per il quotidiano eccellerebbe in un incarico sull'Africa. Un'altra possibile candidata all'incarico è Susan Rice, consigliere di politica estera di Obama, che ha già fatto parte del National Security Council ed ha lavorato per i Clinton.

DIFESA:Robert Gates passerebbe da un'amministrazione repubblicana ad una democratica. D'altra parte il suo mandato ha coinciso con il periodo più fortunato della missione americana in Iraq e difficilmente Obama vorrebbe privarsi della sua esperienza.

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