Giorni e notti durissime per la spedizione italiana Oltre, impegnata in questi giorni nell'attraversamento del nordest della federazione russa. Dopo aver lottato a metà gennaio nelle paludi di Mesen, che un clima relativamente "mite" (-7-15°C) non aveva ancora ghiacciato, il grande freddo è calato sul gruppo che procede in direzione nord-est attraverso la Repubblica autonoma dei Komi. Con temperature che raggiungono anche i 40° sotto lo zero i problemi sono destinati ad aumentare, per i mezzi e per gli uomini. Nelle tende termiche, dove dormono alcuni dei 12 membri della spedizione, la temperatura notturna è scesa sotto i -30°C rendendo difficile il sonno nonostante i sacchi a pelo da freddo estremo. Ora la carovana - composta da 4 Massif 4x4 e da 2 Daily 4x4 articizzati - si è lasciata alle spalle la città di Uchta, capitale settentrionale del petrolio russo.
Il prossimo obbiettivo è il fiume Pechora, poi gli Urali che distano ormai circa 700km. Il problema sarà quello trovare il passaggio, in una regione largamente spopolata, dove i grandi fiumi che scorrono da sud a nord rappresentano spesso degli insuperabili sbarramenti. Oltre, spedizione ideata a guidata da Petter Johannese e Gianni Maccagni, ha lasciato l'Italia nella seconda metà di dicembre e dopo aver percorso l'intera penisola scandinava è entrata in territorio russo nella regione di Murmansk nei primi giorni di gennaio.