MONDO

 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER
La spedizione day by day
Cronaca / Battaglia per l'Artico
Archivio polare / FOTO
Storia / L'esplorazione polare
Archivio polare / VIDEO

Il richiamo della foresta Tappa a Syktivkar

di Gigi Donelli

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci

Da Arckhangelsk a Mesen lungo la costa del Mar Bianco. Poi, la sorpresa di una temperatura troppo vicina allo zero per sostenere l'attraversamento degli automezzi sui fiumi della regione, che costringe Oltre a una lunga manovra di aggiramento di una regione dove convergono troppi corsi d'acqua. La rotta di nord-est (quella del Passaggio verso lo Stretto di Bering) abbandonata a malincuore per 500 km. Si scende, si raggiunge la sponda orientale del Vycegda e poi - partenza fissata al 1° febbraio - su di nuovo verso nord, direzione Mare di Barents e gli Urali, la porta dell'Asia.

La repubblica del legname
Intanto, tappa obbligata a Syktivkar, capitale con oltre 200mila abitanti della Repubblica dei Komi. Segherie, impinati di trasformazione per la pasta di carta: Russia profonda, immersa nella foresta boreale che qui chiamano Taiga. Carbone, petrolio, gas e persino diamanti fanno parte della dotazione di questa terra che è vasta molto più dell'Italia ma ha solo un milione di abitanti. I Komi originari della Finlandia sono ormai diluiti nei russi e ridotti a un quinto della popolazione. La colonizzazione è già antica, perché molto prima delle trivelle tra i grandi boschi si muoveva la caccia ai preziosi mustelidi ( ermellino, zibellino, visone) che nel XVI secolo finivano a bordare corone ed abiti di corte.

L'ultima foresta vergine
Oggi che gli animali sono protetti e il commercio delle pelli è ormai un'esclusiva dello stato russo, le grandi foreste assicurano quasi un terzo del Pil regionale come "giacimenti" del mercato internazionale del legname (e della carta). Tre quarti della repubblica dei Komi è coperta dalle foresta boreale di conifere e dallo scorso anno Mosca ha imposto una stretta all'esportazione della materia prima verso la Finlandia per cercare di portare in territorio russo la fase avanzata della trasformazione. Nonostante l'estensivo sfruttamento subito negli ultimi 50 anni, questa parte d'Europa custodisce ancora l'ultima foresta vergine del continente. Sono 33mila kmq (come dire Veneto, Friuli e Trentino insieme) che dal 1995 – sotto il nome di parco nzionale dello Yugud Va – sono entrati a far parte come primo sito russo del patrimonio mondiale dell'Unesco.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-