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Tetris e Muro, due storie parallele

di Luisanna Benfatto

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29 ottobre 2009

Il 6 giugno 1984 Aleksej Leonidovič Pažitnov completò a Mosca la prima versione di Tetris. Il programmatore di 29 anni che lavorava all'Accademia delle scienze e inventò il gioco nei ritagli di tempo, non poteva sospettare che questo sarebbe diventato uno dei videogames più conosciuti al mondo, con più di 125 milioni di copie vendute. Secondo l'inventore, i mattoncini del puzzle animato ricordano il muro che all'epoca divideva ancora Berlino e il mondo in due blocchi.

Ma questo non è l'unico elemento che ricorda il clima politico di quegli anni.

La storia di Tetris ricorda una spy story con intrighi internazionali che vedono contrapposti gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Il gioco è stato coinvolto in battaglie legali fin dall'inizio.
Pažitnov aveva creato Tetris su un sistema chiamato "ElectroniKa 60" ma qualche mese dopo il suo collega Vadim Gerasimov ne fece una versione per computer Ibm: da allora le copie cominciarono a moltiplicarsi tra gli appassionati ai videogiochi della capitale. Da Mosca la versione approdò anche a Budapest, dove venne scoperto da una società inglese, la Andromeda, che iniziò una traduzione verso altri sistemi operativi. Gli inglesi che cercarono di contattare Pajitnov per assicurargli i diritti della versione pc senza riuscirci, vendettero il gioco alla Spectrum Holobyte, che la commercializzò nel 1986 sulla piattaforma Commodore negli Usa senza la firma del programmatore.
Solo nel 1988 l'Elektronorgtechnica (Elorg), l'agenzia russa che seguiva l'import-export di hardware e software, chiese un risarcimento per l'uscita della licenza dai propri territori. Il primo ad aggiudicarsi i diritti dell'opera fu Henk Rogers game designer, imprenditore e presidente della Bullet-Proof Software che a sua volta li rivenderà alla Nintendo.

Nel 1989 dunque Tetris divenne una hit mondiale -fu venduta in oltre 30 milioni di copie- grazie al fatto che venne commercializzato insieme al Game Boy, la più famosa piattaforma di giochi tascabile.
L'unico che fino al 1996, quando ormai emigrato negli States fondò la Tetris Company, non ricevette alcun compenso fu proprio l'inventore: «In Unione Sovietica i brevetti erano collettivi, e a quel tempo preferii rinunciare a ogni diritto per dieci anni pur di vedere Tetris diventare famoso. È stata una mia scelta e non ne sono pentito».
Dopo 25 anni Tetris, continua a vivere sui pc e sui cellulari di ultima generazione. La Electronic Arts che ha infatti acquistato il brevetto per telefonini e smartphones ha rilasciato una versione anche per iPhone.

Leggi l'intervista: il futuro...dei videogames secondo Aleksej Leonidovič Pažitnov

29 ottobre 2009
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