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Tutte pazze per Jimmy lo stripper libanese

di Martino Pillitteri

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06 maggio 2010

"Quando le ragazze arabe ballano, muovono con grazia ed erotismo certi parti del corpo che le donne occidentali non sanno neppure di avere", ha scritto Maria Golia, una giornalista americana specializzata in questioni mediorientali che vive al Cairo. Le ragazze arabe hanno una passione istintiva per la danza e per la musica sin dalla nascita. Nei night club di Cairo, Marrakech e Dubai, la pista da ballo è solitamente gremita di ragazze; i ragazzi invece, se ne stanno ai lati ammirando i movimenti e incoraggiano le ragazze a danzare con più audacia. Qualcuno ne approfitta anche per scegliersi una potenziale moglie. Ma il costume sta cambiando. In Libano sono le donne che guardano. E non un ballerino; ma uno spogliarellista. Si chiama Jamil Daher, in arte Jimmy. Ha 32 anni ed è libanese. E'il primo professionista stripper maschio arabo.

La sua carriera è iniziata per caso, a 20 anni, durante una festa del celibato di una ragazza libanese. Quella sera Jimmy si esibì in uno spogliarello improvvisato che concluse con il lancio nella piscina della futura sposa. Le ragazze che assistevano alla performance erano in delirio. L'entusiasmo alle stelle delle presenti, l'atmosfera da mille e una notte soft erotica che si respira nei locali libanesi e la cultura libertina di Beirut, fecero capire a Jimmy che uno strip tease "professionale" avrebbe potuto generare un reddito. A 12 anni dalla prima esibizione, oggi il cachet di Jimmy si aggira sui 500 dollari per ogni 30 minuti di performance. Oltre all'esibizione, Jimmy produce anche i costumi e studia le scenografie. Si esibisce vestito da pilota, da poliziotto, da cameriere ( che serve un sex on the beach), da diavolo, da Batman, da professore. Il costume che ha riscosso più successo, secondo un'intervista rilasciata al sito Lebanon Today, è quello del poliziotto. Il fascino della divisa colpisce pure in Arabia. E colpisce le meno giovani.

La maggioranza delle sue ammiratrici o clienti è composta da donne quarantenni e cinquantenni. Per loro Jimmy non è solo uno spogliarellista. Quando lavora, di giorno, è più un trainer psicologo che uno stripper. Ascolta i problemi delle signore, le loro confidenze, le loro frustrazioni. Molte di queste donne, secondo le valutazioni di Jimmy sull'universo femminile libanese, sono entrate in crisi dopo aver compiuto 30 anni. "Hanno la convinzione di essere considerate già vecchie dai loro mariti i quali, più passa il tempo e più sono attratti da donne più giovani. Invece di divorziare dai loro mariti, queste donne preferiscono tradirli. Le donne in Libano sono molto forti. Hanno l'attitudine di fare tutto quello che gli passa per la testa".

Per soddisfare la domanda delle fantasie delle donne libanesi c'è un'offerta in crescita. Il mercato e le dinamiche sociali e mediatiche sono in fermento. Jimmy non è l'unico stripper professionista in circolazione. Ha fatto scuola. Sempre in Libano, tre spogliarellisti maschi lavorano per l'agenzia Raul Fares. Nei programmi musicali trasmessi dai canali satellitari, vedere ballerini uomini che ballano a petto nudo nei video delle cantanti libanesi non è l'eccezione ma la regola. La rivista Al Jasad, (corpo in arabo), un magazine quadrimestrale libanese specializzato nelle arti e nella letteratura del corpo, pubblica foto di corpi maschili nudi in ogni numero. "Nel mondo arabo il corpo è stato ripudiato per troppo tempo. La cultura araba è stata castrata da tutto ciò che riguarda il corpo" ha detto la direttrice della rivista Joumana Haddad. "Il corpo è una parte cruciale dell'inconscio arabo che deve essere riesplorato. Il corpo è oggi un tabù. In passato non era così. In passato noi arabi siamo sempre stati i precursori delle poesie erotiche".

In Egitto, invece, secondo l'associazione dei ballerini professionisti egiziani, per la prima volta l'anno scorso ci sono state delle richieste da parte di uomini per ottenere la licenza per esercitare la professione di danzatori del ventre ed essere registrati nell'albo. I ballerini uomini non sono una novità per la terra dei faraoni. Nella prima metà del 1800, i ballerini erano praticamente solo uomini. Dal 1834 al 1849 le danzatrici donne furono bandite dalla città del Cairo. La rivincita delle donne avvenne con il presidente Gamal Abdul Nasser alla fine degli anni 50. I ballerini uomini furono radiati in quanto gli uomini che ballano mostrando l'ombelico offrivano alla stampa, secondo la visione di Nasser, del materiale per burlarsi del potere politico. Gira e rigira la grande ruota riprende il cammino al bivio dove s'incontrano storia, costume, società.

06 maggio 2010
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