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Satira all'egiziana: notizie false per denunciare la verità

di Martino Pillitteri

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15 gennaio 2010

Non sono notizie vere; ma nello stesso tempo sembrano attendibili e reali. Sono le news di un nuovo sito egiziano, Elkoshary today, dedicato a fatti non esistenti ma che, nel contesto e nelle dinamiche della società e della politica egiziana ed araba in generale, potrebbero essere veramente accaduti. Un sito specializzato in notizie false per sostenere le sue verità sul sessismo, sulla corruzione, sulla mobilità sociale, sul traffico, sull'economia, e sulla deriva fondamentalista religiosa e la gestione del potere dell'establishment politico senza rischiare di incorrere in censure e in arresti. E senza essere etichettato, come spesso accade nel mondo arabo quando si prende una posizione netta su un argomento preciso, come un socialista, un filo americano, un anti clericale, un progressista o un ateo.

Il tutto con ironia, sarcasmo e una buona dote di creatività. Proprio come una delle ultime notizie (falsa) pubblicata sul sito a proposito della nuova legge approvata dal parlamento egiziano che garantirà un risarcimento economico dall' Egypt's Consumer Protection Agency (l'agenzia per la protezione dei consumatori) ad ogni marito che scopre che la propria moglie non era vergine prima del matrimonio. Una mezza verità su quelle neo mogli egiziane trattate come carne vergine per uso esclusivamente sessuale dai loro mariti e nello stesso tempo una steccatina satirica su una delle notizie (vera) che ha tenuto banco sui media egiziani nel mese di ottobre, ovvero il Verginity Kit: un imene artificiale per simulare una perdita di sangue per la prima notte di nozze distribuito in Egitto dalla società cinese Gigimo al costo di 30 dollari. La classica notizia che in Egitto è stata strumentalizzata dalla Fratellanza Musulmana (che ha portato il caso in parlamento chiedendone il bando); ma anche dall'immancabile imam puritano (in questo caso un tal Abdul Moeti Bayoumin che ha emesso una fatwa per far boicottare i potenziali consumatori); per non parlare dei media governativi e dei canali religiosi che hanno colto l 'occasione per enfatizzare in chiave conservatrice il dibattito sulla castità delle donne e affossare la contestazione popolare –mediatica sul rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità. "Aazra (il primo sex shop del Cairo) è stato chiuso dopo un'ora dalla sua inaugurazione"; "L'Arabia Saudita dà il permesso alle donne di guidare….le biciclette"; Ecco le prove inconfutabili che le preghiere funzionano", sono altre notizie ironiche e vero-simili pubblicate dal sito.

Alkoshary è stato lanciato alla fine di ottobre 2009. Le notizie sono riportate in inglese. E' consultato dall'elite egiziana liberale e laica che si sente soffocata dal tutoraggio del conservatorismo culturale e religioso ed è letto anche dagli espatriati occidentali che vivono in Egitto e che sono interessati e spesso ossessionati dal discorso pubblico e mediatico sullo stato delle dinamiche sociali, politiche e religiose nel mondo arabo. Un sito, come si legge su una recensione del quotidiano pubblicato negli Emirati Arabi, TheNational, che più che una rassegna della stampa satirica, è un monologo interiore della silenziosa elite liberale egiziana.

Alkoshary prende il nome da una pietanza tipicamente egiziana dal sapore molto accentuato a base di Macarona, Ward Zeyada e Subar Lox. Gli ingredienti sono anche gli pseudonimi dei tre fondatori e gestori del sito che registra mediamente 1550 accessi giornalieri.

L'aspetto più interessante di questo sito è che pur dando notizie basate sui fatti inventati riesce ad essere più attendibile delle news organization governative e delle fonti di informazione religiose che difendono in modo palese gli interessi e le istanze della classe politica e religiosa.

Il contenuto di Al Koshary è probabilmente l'unico sul mercato delle news egiziane che riesce a leggere e a fotografare le dinamiche socio politiche reali bypassando la censura e contrastando il perbenismo borghese e il conservatorismo clericale. Tuttavia, comunicare notizie verosimili con l'intento di affermare la verità fa parte delle dinamiche del mondo dei media e della comunicazione da lunga data. Riferendosi al celebre motto "All the News that fit to print" ( che si legge sulla prima pagina del New York Times fin dal suo primo numero stampato nel 1851) il guru dei guru dei media e della comunicazione Marshall Mcluhan sostiene che le news sono in realtà una finzione. "La stampa", sostiene McLuhan, "non è altro che una scelta di notizie che rispecchiano il modo di vedere il mondo di chi le pubblica. Il giornale moderno è scritto per alimentare le nostre emozioni e per tenere i lettori in uno stato di emozione perpetua. Non è inteso per fornire degli schemi razionali per metabolizzare le notizie. Il giornale non approfondisce il perché e il percome dei fatti; si presta a provocare una forte sensazione".

El koshary today è più un prodotto figlio delle stesse dinamiche culturali egiziane che prende di mira, piuttosto che un medium originale che rispecchi la mentalità di una nicchia liberale. Il sito è un esperimento comunicativo che rispecchia l'ingegnosità degli egiziani nello sperimentare meccanismi, trucchi, tattiche e pratiche di comportamento per sopravvivere in mezzo a tante circostanze estreme come la mancanza di risorse per la famiglia, la corruzione, l'inquinamento, la burocrazia, e l'inefficienza del settore pubblico. "Vivere al Cairo", ha scritto la giornalista Maria Golia (scrittrice americana residente al Cairo da 20 anni ) "è un esperimento umano. La tecnica, e non la tecnologia, è la specialità dei cairoti"

  CONTINUA ...»

15 gennaio 2010
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