Centonovantadue delegazioni, 45 capi di stato, 15mila persone accreditate, 5mila giornalisti. Con il vertice sui cambiamenti climatici, che si apre oggi, Copenhagen diventa per due settimane la capitale mondiale dell'ambiente.
L'obiettivo - tutt'altro che scontato - è di trovare un'intesa globale per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Con un rischio, neppure tanto velato: quello di una Unione europea cristallizzata sui tetti alle emissioni, che potrebbero invece essere disattesi dagli altri paesi, Usa e Cina in testa. Il vertice, al contrario, sarà un successo se promuoverà ricerca, innovazione e investimenti.