Dall'anno scolastico 2009/2010 verranno adottati interventi volti a incrementare di un punto il rapporto alunni/docenti. Saranno inoltre rivisti i parametri per la definizione degli organici del personale Ata in modo da raggiungere una riduzione del personale del 17% nel triennio 2009/2011 rispetto all'anno scolastico 2007/2008. Il piano di razionalizzazione sarà contenuto in un piano programmatico predisposto dal ministero dell'Istruzione entro il 9 agosto. Sempre nell'ottica di una razionalizzazione delle risorse, entro 12 mesi si provvederà ad accorpare le classi di concorso, a ridefinire i curricoli scolastici (soprattutto per gli istituti tecnici e professionali), a rivedere i criteri di formazione delle classi e dell'organizzazione didattica della scuola primaria. Sarà anche riorganizzata la didattica dei centri di istruzione per adulti e dei corsi serali.
L'obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale. Dall'anno accademico 2008/2009 le Scuole di specializzazione per l'insegnamento non saranno attivate. Dalle iniziative di razionalizzazione del settore dovranno derivare economie lorde di spesa non inferiori a 456 milioni di euro per il 2009, 1.650 per il 2010, 2.538 per il 2011 e 3.188 dagli anni successivi al 2012. A vericare il processo sarà un comitato a cui prenderanno parte rappresentanti del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e del ministero dell'Economia e delle Finanze. I membri del comitato non percepiranno alcun compenso. Il 30% dei risparmi ottenuti con la razionalizzazione servirà a incrementare le risorse ccontrattuali per le iniziative per la valorizzazione e lo sviluppo professionale della carriera del personale scolastico.