Per gli obiettivi di finanza pubblica degli enti sottoposti al patto di stabilità, costituiscono spese di personale anche quelle per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e per la somministrazione di lavoro. Per i consiglieri, la corresponsione dei gettoni di presenza è subordinata all'effettiva partecipazione a consigli e commissioni. Chi non rispetta il patto di stabilità, nell'esercizio successivo non potrà assumere personale: il divieto si riferisce a ogni tipologia contrattuale, compresi i rapporti di collaborazione o di somministrazione. Gli enti sottoposti al patto di stabilità dovranno ridurre l'incidenza delle spese del personale sul totale della spesa corrente. I trasferimenti alle comunità montane vengono ridotti di 30 milioni di euro per ogni anno dal 2009 al 2011