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Articolo 77-ter. Patto di stabilità regioni e province autonome

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Disciplina il Patto di stabilità e crescita di regioni e province autonome per il triennio 2009-2011. Per le Regioni a statuto ordinario le spese finali non possono essere superiori: per il 2009, all'obiettivo 2008 diminuito dello 0,6%; per il 2010, all'obiettivo 2009 aumentato dell' 1,0%, per il 2011, all'obiettivo 2010 aumentato dello 0,9 per cento. Non rientrano nella disciplina generale le spese per la sanità e quelle per la concessione di crediti. I tetti di spesa per le Regioni a Statuto speciale e per le Province autonome sono determinati da un accordo fra gli enti e il ministero dell'Economia, entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello in cui si applicano le misure.
Oltre che con i tetti di spesa concordati con l'Economia, le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome concorrono agli obiettivi di finanza pubblica assumendo l'esercizio di funzioni statali. Le norme di attuazione specificano l'entità dei risparmi così prodotti per il bilancio dello Stato. Prosegue intanto la sperimentazione per passare dai tetti di spesa agli obiettivi fissati sul saldo finanziario di competenza mista, analogamente a quanto avvenuto dal 2007 per Comuni e Province. La nuova tappa della sperimentazione consiste nell'applicazione delle nuove regole a una o più Regioni. Le Regioni possono estendere le regole del Patto agli enti strumentali e a quelli a ordinamento regionale; la Regione può anche rideterminare, in accordo con le Autonomie, gli obiettivi del Patto per gli enti locali del proprio territorio, senza intaccare l'obiettivo complessivo a livello regionale. Ogni tre mesi, le Regioni devono inviare al ministero dell'Economia una rilevazione sulla gestione di cassa e competenza. La certificazione sul rispetto del Patto va invece inviata entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento.
Se non rispetta il Patto di stabilità, nell'anno successivo la Regione non può superare l'importo annuale minimo di spesa corrente registrato nell'ultimo triennio e non può indebitarsi per investire. Alle Regioni che non rispettano il Patto si applica anche il blocco delle assunzioni a qualsiasi titolo. Continuano ad applicarsi i limiti ai mutui delle strutture sanitarie. È confermata la sospensione del potere delle Regioni di decidere aumenti di tributi e addizionali.

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