La crisi dei mercati finanziari non ha esaurito ancora tutti gli effetti. Quest'affermazione è ancora più attuale se si analizzano i bilanci delle grandi Fondazioni. Il portafoglio strategico della Fondazione Crt, tra i soci principali di UniCredit, presenta minusvalenze potenziali per circa 172 milioni considerando i prezzi di mercato dello scorso 9 maggio (vedi tabella). A segnare la perdita ipotetica più consistente è la partecipazione in Atlantia da sempre ritenuta strategica e, a seguire, quelle riferite a Societé Generale e Banco de Sabadell.
Minusvalenza potenziale anche per l'investimento in Generali. Nel corso della gestione, la Fondazione piemontese ha deciso di incrementare la quota nel gruppo assicurativo di Trieste: per ottenere le risorse necessarie, che diversamente non sarebbero state disponibili (in seguito agli obblighi di ricapitalizzazione degli ultimi due anni e ai minori dividendi incassati), l'ente torinese presieduto da Andrea Comba ha fatto ricorso allo stock lending ovvero al prestito dei titoli in portafoglio. A fine 2010, il controvalore complessivo dei collateral (garanzie, ndr) ricevuti a fronte di operazioni di prestito titoli, garantiti da titoli azionari, era pari a 411,5 milioni di euro e i contratti sono stati stipulati con importanti controparti finanziarie per «accrescere – come indicato nella relazione – le disponibilità liquide senza dismettere le attività detenute in portafoglio».
L'utilizzo dello stock lending ha consentito all'ente piemontese di beneficiare di proventi finanziari che hanno trovato subito una specifica destinazione: una parte di tali flussi ha infatti consentito di acquisire quote del fondo immobiliare Core Nord Ovest ed una partecipazione in Generali tramite la Effeti Spa. Quest'ultima società è stata costituita nel corso del 2010 (unitamente a Ferak) ed ha rilevato da UniCredit il 2,267% del gruppo assicurativo triestino al prezzo di 18 euro per azione. A sostegno di tale iniziativa la Fondazione Crt, viene spiegato nella relazione al bilancio 2010, ha fatto ricorso anche a una linea di credito a medio-lungo termine garantita da titoli detenuti.
Per Crt l'operazione in Generali rappresenta un investimento strategico: per tale motivo l'anno scorso è stata decisa una diversa collocazione del pacchetto di azioni del Leone. Nei conti del 2009, infatti, le condizioni di mercato avevano determinato una diversa valutazione della partecipazione (da qui la collocazione nell'attivo circolante). Ma nel 2010 le criticità che avevano portato al passaggio nel circolante sono venute meno e Generali è tornata a essere un investimento durevole, ritornando quindi nella voce di bilancio denominata «immobilizzazioni finanziarie».
Non solo. Sono stati «elevati» al portafoglio immobilizzato anche i titoli dei gruppi bancari Mediobanca, Banco Sabadell, Société Générale. Se la Fondazione piemontese non avesse effettuato il trasferimento di tali azioni nel portafoglio immobilizzato avrebbe dovuto effettuare rettifiche complessive per 55,1 milioni circa di cui 2,1 milioni su Generali, 10,7 milioni su Banco de Sabadell, 6,3 milioni su Mediobanca e 36 milioni su Société Générale.
Ma quale è stato l'avanzo utile del 2010 per Crt? I conti della gestione si sono chiusi con un risultato inferiore del 26,4% nonostante proventi straordinari per 11,9 milioni di euro relativi al tanto atteso (non solo da parte di Crt) rimborso dei crediti di imposta. Gli amministratori segnalano inoltre che i proventi straordinari coprono gli oneri gestionali dell'esercizio pari a 10,3 milioni di euro: tra questi c'è il canone di locazione che la Fondazione Crt spende per la sede e che è pari a 885mila euro (in aumento del 2,7% rispetto al 2009). Curioso che l'ente torinese non abbia una sua sede di proprietà. Da sottolineare ancora che tutti gli immobili posseduti valgono complessivamente 1,45 milioni e sono stati dati in locazione l'anno scorso: i proventi sono al momento poco superiori ai 20 mila euro.
Maria Adelaide Marchesoni
(primo di una serie di articoli)
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CHI PRESIEDE
Compensi giù
In calo gli emolumenti del consiglio d'amministrazione della Fondazione Crt passati da 1.027.931 euro a 980.922. Scende anche il compenso di Andrea Comba (da 175.371 a 161.630 euro) presidente della Fondazione. Più in generale c'è un -6,4% di variazione tra compensi e rimborsi dello scorso anno: 2.738.240 euro contro i 2.915.727 del 2009. Nella cifra, oltre al presidente e al cda, vanno compresi il consiglio di indirizzo e il collegio sindacale.
Consulenze su
In aumento invece la voce consulenze e collaborazioni esterne che sono passate da 1.284.426 milioni a 1.318.106 milioni di euro (+2,6%).