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Insomma, quello dell'equità intergenerazionale e' un tema grande ed attuale, a livello di singoli enti e di sistema paese; perché le generazioni giovani e a venire vengano motivate e coinvolte in un progetto sociale ed economico che non può essere quello del mero sacrificio adeguato a compensare un passato di eccessi miopi (per di più, con l'immeritato contrappasso di dover convivere con i suoi evidenti retaggi). Intanto, un ente che all'interno di questo sistema voglia praticare al meglio l'equità, ha bisogno di un legislatore che la tuteli e di un giudice che la riconosca.
Dottore commercialista
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IL TESTO
Il testo dell'articolo 1, comma 763, L. 296/06: «Sono adottati dagli enti medesimi, i provvedimenti necessari per la salvaguardia dell'equilibrio finanziario di lungo termine, avendo presente il principio del pro rata in relazione alle anzianità già maturate rispetto alla introduzione delle modifiche derivanti dai provvedimenti suddetti e comunque tenuto conto dei criteri di gradualità e di equità fra generazioni..Sono fatti salvi gli atti e le deliberazioni in materia previdenziale adottati dagli enti di cui al presente comma ed approvati dai Ministeri vigilanti prima della data di entrata in vigore della presente legge»