È un cammino complesso quello che sta affrontando la Cassa Forense, ente previdenziale degli avvocati, per individuare la Sgr che dovrà gestire il patrimonio immobiliare (per 500 milioni) della cassa più altri 500 milioni di investimenti nel mattone da effettuare: quindi per un miliardo totale. Queste attività confluiranno in un fondo, denominato Cicerone.
Alla gara indetta dalla Cassa Forense, assistita dall'advisor Unicredit, si sono presentate infatti dieci Sgr per ottenere il mandato di gestione: in campo da Idea Fimit (De Agostini), a Fabrica Immobiliare, fino a Generali Immobiliare, Bnp Paribas Reim, Prelios sgr, Beni Stabili Gestioni sgr, Investire Immobiliare, Sorgente, Torre e la cordata Finint-Cordea. Tuttavia, secondo indiscrezioni, circa la metà delle Sgr avrebbe presentato un'offerta (per avere l'incarico) che ora è sub iudice, per non aver rispettato alcune indicazioni del bando di gara: ad esempio le modalità con le quali devono essere gestiti gli immobili della Cassa all'estero. (C.Fe.)