La Cassa forense taglia di un ulteriore 50% il contributo minimo previsto per l'iscrizione di chi non raggiunge i 10 mila 300 euro l'anno. Il beneficio, messo nero su bianco in una bozza di Regolamento, dura 10 anni con la possibilità di integrare il versamento per evitare che si dimezzi anche il riconoscimento dei mesi di iscrizione: 6 anziché 12. «Se nessuno si mette di traverso - spiega il presidente della Cassa forense Alberto Bagnoli - il Regolamento dovrebbe essere approvato entro l'estate. Poi tocca al ministero». La bozza sarà presentata 15 giugno in un'assemblea aperta a Ordini, Oua e Cnf.
Il Regolamento è destinato a spianare la strada dell'iscrizione ai 56 mila avvocati rimasti fuori dalla Cassa, prima della riforma, perché sotto il reddito di 10 mila euro.
Un passo che preoccupava, oltre all'avvocatura timorosa per la tenuta dei conti, anche i diretti interessati, spaventati dai nuovi oneri. Questi ultimi sono però rassicurati, come promesso (si veda «Il Sole 24 Ore» del 31 maggio) la Cassa ha previsto delle agevolazioni ad hoc. «Il documento ci convince – spiega il presidente dei giovani avvocati Dario Greco –, perché viene incontro alle nostre esigenze e ci concede la possibilità di recuperare». Resta da risolvere il problema voto. L'Aiga non accetta la decisione di tagliare fuori i 56 mila dalla prossima tornata elettorale di settembre. Il presidente della Cassa comprende le ragioni del disagio e si augura, sul punto un intervento chiarificatore del ministero.
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Il regolamento
01|LE AGEVOLAZIONI
Chi possiede dei redditi sotto i 10 mila 300 euro può pagare il contributo soggettivo la metà di quello dovuto in base all'articolo 7 comma 2 del regolamento.
02| L'INTEGRAZIONE
Prevista la possibilità di integrare il versamento su base volontaria fino all'importo stabilito
03| L'ISCRIZIONE
Al taglio dei versamenti corrisponde un taglio dei periodi: saranno riconosciuti 6 mesi di iscrizione invece di un anno