Non potranno partecipare alle elezioni di cassa forense i 56mila giovani avvocati, che, pur iscritti all'albo non raggiungono il reddito di 10.300 previsto, prima della riforma forense, per l'iscrizione all'ente previdenziale. La prima sezione del tribunale civile di Roma ha respinto il ricorso dell'Associazione italiana giovani avvocati e dell'Associazione giovanile forense che chiedevano l'accesso ai seggi elettorali. Secondo i ricorrenti il diritto al voto nasceva dal comma 8 dell'articolo 21 della legge forense che stabilisce la contestuale iscrizione all'Albo e alla Cassa. Per Aiga e Agifor voleva dire approdo automatico all'ente dal 3 febbraio 2013 data di entrata in vigore della legge. Ma così non è perché lo stesso Statuto incarica la Cassa (comma 9) di fare un regolamento, la cui bozza è pronta ma per il voto definitivo mancano dei passaggi. Per il Tribunale senza regolamento non ci può essere l'iscrizione e, senza iscrizione non ci può essere il voto. «Non sarebbe ragionevole - si legge nell'ordinanza - considerare iscritto a una Cassa di previdenza alcun soggetto, senza prima aver disciplinato le conseguenze di tale iscrizione, con particolare riferimento agli oneri economici gravanti sugli assicurati». E proprio domani saranno discussi gli emendamenti dell'indispensabile regolamento, anche se il testo finale dovrà essere approvato dal nuovo comitato. «Abbiamo ricevuto parecchie telefonate di avvocati - preoccupati più per quello che dovranno pagare che per il voto - spiega il vice presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano -. Molti di quelli che hanno il reddito sotto-soglia, non fanno neppure gli avvocati o lo fanno per hobby. Ora per loro è previsto un contributo pari alla metà del minimo, con possibilità di integrarlo in futuro. Quando avranno le regole decideranno se restare o cambiare professione».
Soddisfatto del verdetto il presidente Alberto Bagnoli: «Esprimiamo soddisfazione – spiega – per la decisione presa dal Tribunale Civile di Roma. Rigettando i ricorsi, il giudice ha riconosciuto che la Cassa ha agito seguendo una corretta interpretazione della nuova legge professionale». Da uomo di legge accetta il verdetto e non annuncia altre azioni il presidente dell'Aiga, Dario Greco, anche se ritiene che resti da chiarire se, come vuole la Cassa, l'obbligo di pagere i contribuiti sarà retroattivo e quindi comprendere anche il 2013.
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I numeri
56mila
I sotto "soglia"
Sono 56mila gli avvocati in attesa del regolamento che gli consentirà l'accesso alla Cassa
170mila
Gli iscritti
Al 31 dicembre 2012, gli avvocati iscritti alla Cassa forense erano 170mila, a fronte di circa 230mila legali iscritti all'Albo
71mila
Le donne
Alla Cassa forense sono approdate 71.622 donne, la palma delle toghe rosa va al nord con 30.728 iscritte
86mila
Gli uomini
Gli uomini sono 86.022, a differenza delle donne però la schiera (35.988) più nutrita è al sud e nelle isole