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Gli Ordini: sì a riforme condivise

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Martedí 28 Febbraio 2012

ROMA
Le correzioni del Governo sulla liberalizzazione delle professioni arrivano a ridosso del Professional day. Saranno quasi 150 le sale collegate via satellite con l'auditorium della Conciliazione a Roma, giovedì 1° marzo. L'organizzazione dell'evento è partito nelle scorse settimane, l'innesco è stata la serie di misure nei confronti delle professioni, dalle società tra professionisti senza un limite alla partecipazione dei soci di capitale, all'abolizione delle tariffe, fino alla previsione di nullità dell'accordo con il cliente anche solo per il riferimento, nella parcella, a «parametri» di costo. Se la sequenza degli interventi sulle professioni ha suscitato tra gli Ordini molti malumori, è un fatto che gli organizzatori della giornata di giovedì – il Cup (il Comitato unitario degli Ordini), l'Adepp (l'associazione delle Casse private) e il Pat (la sigla che riunisce gli Ordini dell'area tecnica) – abbiano mantenuto aperta la possibilità di modulare la discussione anche in termini propositivi. Tanto che il sottotitolo della manifestazione rivendica: «Dai professionisti italiani una proposta per il rilancio del Paese». La strategia portata avanti in queste settimane dagli Ordini inizia a raccogliere risultati.
A giudicare dagli emendamenti presentati dal Governo sulla liberalizzazione delle professioni (Dl 1/2012) – un limite ai soci di capitale nelle società per le attività intellettuali, la sopravvivenza delle tariffe per la definizione delle parcelle da parte del giudice fino all'approvazione dei nuovi parametri – gli Ordini hanno saputo presentare gli argomenti giusti all'Esecutivo dei tecnici. Le proposte degli Albi hanno infatti trovato ascolto, probabilmente mediate dal ministro della Giustizia, Paola Severino. Mediazione che sembra riuscita.
Il Guardasigilli, del resto, aveva promesso agli Ordini di rimediare alle misure più draconiane del Dl 1/2012: l'abolizione delle tariffe – senza correttivi – lascia senza bussola i giudici chiamati a decidere sulle parcelle. Nello stesso tempo, la previsione di preventivi di massima consente ai professionisti di tener conto anche degli elementi e delle necessità che si presentino nel corso dell'incarico professionale. Insomma, c'è la rassicurazione di poter correggere la parcella, in caso di attività o di costi non preventivabili nel momento di affidamento dell'incarico. Che il ministro Severino sia impegnata a tenere il bandolo della riforma degli ordinamenti, del resto, è testimoniato anche dall'incontro fissato domani per procedere con la definizione dei nuovi ordinamenti professionali, così come richiesto dal Dl 138/2011.
Il Professional day – spiega un comunicato degli organizzatori – «sarà una giornata dedicata alla riflessione sulle competenze, la passione e l'impegno dei professionisti». Sarà anche l'occasione per difendere il sistema previdenziale privato.
Adesione convinta arriva da Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua. L'avvocatura continua a chiedere, attraverso il Consiglio nazionale forense, una legge ad hoc per la professione, che ha dignità costituzionale. Per de Tilla, che vorrebbe tornare alle tariffe e vorrebbe società senza soci di capitale, la manifestazione è l'occasione per riaffermare il valore della dialettica all'interno delle professioni. D'altra parte l'avvocatura è in grande tensione: l'abolizione delle tariffe e la compressione delle attività professionali fanno gridare alcune frange per lo sciopero a oltranza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


I NUMERI


2.300.000
Gli iscritti agli ordini
Tra le professioni ordinistiche, che raccolgono in tutto 2,3 milioni di iscritti, tra le più numerose ci sono medici e odontoiatri (397.456), infermieri (379.213), ingegneri e architetti (355.434), avvocati (198.041) e commercialisti e ragionieri (112.414)

1.500.000
Gli iscritti alle Casse
Attualmente i professionisti iscritti alle Casse di previdenza sono un milione e mezzo. Tra le Casse con il maggior numero di iscritti ci sono l'Enpam-medici (346.255), la Cassa degli avvocati (140.035), Inarcassa-ingegneri e architetti (144.017) e la Cassa geometri (87.194)

27
Ordini e collegi
In Italia le professioni ordinistiche sono 27, e operano nelle seguenti aree: tecnica, sanitaria, economico-sociale, assistenziale e giuridica

195,8 mld
Volume d'affari
Il volume d'affari complessivo del mondo delle professioni regolamentate è pari a 195,8 miliardi di euro

40%
La presenza femminile
La "femminilizzazione" delle professioni è un fenomeno in crescita: attualmente le professioniste donne sono il 40%, ma il dato è in crescita

Martedí 28 Febbraio 2012
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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