Tre casse di previdenza private, Inarcassa – l'ente di previdenza di ingegneri e architetti – Eppi, periti industriali e la Cipag, geometri, annunciano una sinergia per condividere know how ed esperienze e per migliorare i servizi offerti ai propri iscritti.
Si tratta di una novità nel panorama della previdenziale italiano, una strada mai percorsa fino ad oggi e tracciata grazie a un protocollo d'intesa firmato ieri. «Il modello che vogliamo seguire - spiega il presidente di Inarcassa Paola Muratorio - è quello delle reti d'impresa».
L'idea della sinergia è nata qualche mese fa durante una cena e ora, dopo la condivisione dei dati e delle esperienze, e incontri avvenuti tra i consigli di amministrazione dei tre enti, il progetto è diventato realtà. La possibilità di partecipare al progetto è aperta a tutti gli enti previdenziali privati, «è però necessario - spiega Paola Muratorio - la trasparenza dei dati, la conoscenza condivisa e la disponibilità a riconoscere che altri possono fare meglio di noi».
«Abbiamo condiviso i dati di ogni ente - spiega Florio Bendinelli, presidente di Eppi - su iscritti, erogazioni, dipendenti e strategie. Noi siamo una Cassa giovane, nata nel 1995, abbiamo però molta esperienza sul sistema contributivo, che può aiutare le casse più antiche dove, fino ad ora, è stato applicato il sistema retributivo».
Una condivisione delle eccellenze, dunque, dove ognuno mette sul piatto i propri punti di forza e cerca soluzioni per i punti deboli. «Ognuno fa scuola in quello in cui eccelle - racconta il presidente dei Geometri Fausto Amadasi - grazie alle informazioni condivise ognuno può confrontare strategie e risultati, perché la conoscenza è alla base delle scelte». La Cipag, per esempio, può fare scuola sul recupero dei fondi europei, mentre Inarcassa ha un Centro studi d'eccellenza.
La platea interessata a questo protocollo è ampia, oltre 265mila iscritti (155mila Inarcassa, 95.500 Cipag e 14.600 Eppi); il confronto è tra "pari", cioè non pesa di più chi ha numeri alti, e le cose che si possono condividere sono molte: dall'ufficio studi alla consulenza legale, dagli istituti di credito ai contratti assicurativi, dagli appalti per gli acquisti ai broker; agli aggiornamenti normativi da integrare con i software al recupero dei fondi europei. Si punta all'efficienza passando dalla conoscenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA