MILANO
Il presidente dell'Adepp (l'associazione delle Casse private) Andrea Camporese tende la mano al ministro del Welfare Elsa Fornero che nei giorni scorsi ha inviato segnali distensivi al mondo degli enti dei professionisti, dopo le tensioni delle ultime settimane. Tema del confronto, la scadenza al 30 settembre per l'adeguamento del della sostenibilità del bilancio tecnico a 50 anni, i criteri di trasparenza del patrimonio e i criteri di investimento e la diatriba sulla natura privata o pubblica delle Casse. Camporese propone una moratoria per aprire un confronto a 360 gradi su questi temi caldi, su cui ha insistito più volte Fornero, nell'ambito di un tavolo tavolo complessivo, in cui discutere di previdenza e lavoro. Il numero uno dell'Adepp, sottolineando l'assenza di ammortizzatori sociali per gli iscritti al sistema delle Casse che risentono come altre categoria della crisi economica, ha proposto di ridurre la tassazione sui rendimenti dal 20 all'11% (allineandola così a quella dei fondi pensione), per liberare le risorse necessarie. Una mossa, ha garantito Camporese, a saldo positivo per lo Stato.
La seconda giornata del forum sulla previdenza, a Milano, è stata caratterizzata da un'altra notizia, che segna il riavvicinamento di due soggetti per molto tempo in opposizione: le Casse dei ragionieri e dei Dottori commercialisti hanno deciso di unire le loro forze in materia di assistenza e Welfare a vantaggio dei loro iscritti. L'annuncio è venuto da Paolo Saltarelli, presidente della Cassa dei ragionieri, e Walter Anedda, numero uno della Cassa dei dottori. L'avvio della sinergia punta ad ampliare le forme già sperimentate dalle due Casse, dalle borse di tirocinio, ai prestiti d'onore fino alle polizze rischio morte. Le coperture, facendo massa critica, possono risultare meno costose e più complete.
Novità anche dalla Cassa dei geometri (Cipag), che ha presentato i suoi piani per la sostenibilità del bilancio tecnico a 50 anni, come indicato dalla riforma Monti-Fornero; criteri cui da tempo la Cipag si è adeguata, innalzando le aliquote al 15% e con un calcolo della rendita che tiene conto della media dei migliori 30 anni sugli ultimi 35 di attività. La Cassa ha anche presentato il proprio fondo pensione complementare: l'autorizzazione per "Fondo Pensione Futura" è stata presentata alla Covip. Nei primi 18/24 mesi si prevede di raccogliere di circa 4mila adesioni, con una quota media pro-capite di contribuzione di 1.500 euro l'anno, e una massa gestita di circa 6 milioni di euro.
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