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F2i, conta finale per il fondo-bis

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Domenica 23 Settembre 2012


In prima fila per il secondo atto di F2i ci sono UniCredit, Cdp e la Compagnia di San Paolo, in tandem con la Fondazione CrCuneo. A dieci giorni dall'assemblea che dovrebbe sancire il closing del secondo fondo dedicato alle infrastrutture di F2i, è già certa e deliberata la partecipazione di Piazza Cordusio e quella di Cassa depositi e prestiti: entrambi i soggetti, già azionisti dell'Sgr e investitori del primo fondo, hanno formalizzato la partecipazione con 100 milioni di euro.
Altro impegno certo, quello della Compagnia di San Paolo. Il primo azionista di Intesa fa il suo esordio nella compagine di F2i destinando 60 milioni dei suoi mission related investment, la voce che di fatto consente di ricorrere al patrimonio per operazioni con redimenti certi ma a impatto quasi diretto sul territorio (non a caso F2i II ha nel mirino diverse partite che riguardano il Nord-Ovest); l'ente presieduto da Sergio Chiamparino agirà in tandem con la Fondazione CrCuneo, che a sua volta dovrebbe deliberare un investimento di 40 milioni.
Dovrebbero prendere una decisione in settimana gli altri partner di peso. In primo piano Intesa Sanpaolo, che tra l'altro proprio dieci giorni per 20 milioni fa ha ceduto al primo fondo di F2i il 12,5% di F2i Reti Tlc: per Ca' de Sass, nei giorni scorsi, si è parlato di un impegno compreso tra i 50 e i 100 milioni, ma la delibera non è ancora stata approvata. Discorso analogo per Fondazione Cariplo: il secondo azionista di Intesa dovrebbe affrontare la questione nei prossimi giorni, e anche se pare certa una partecipazione non è ancora noto l'ammontare. Un dato, invece, pare certo: a differenza del primo fondo non ci sarà Merrill Lynch (dunque il parterre qiesta volta sarà tutto italiano) così come dovrebbe mancare Fondazione Crt; quasi certa invece la presenza di Inarcassa e Cipag, le casse di previdenza di ingegneri-architetti e dei geometri: quest'ultima, in particolare, prenderà una decisione durante il cda in calendario per dopodomani. Altrettanto certa sembra la presenza delle altre Fondazioni, vale a dire CrLucca, Padova e Rovigo e Forlì.
Obiettivo dell'Sgr, che punta a effettuare il primo closing durante l'assemblea del 2 ottobre prossimo, è quello di raccogliere 600 milioni, per poi salire in un secondo tempo a quota 1,2 miliardi. Il secondo fondo di F2i avrà caratteristiche analoghe rispetto al primo fondo da 1,85 miliardi (di cui circa il 10% ancora da investire): durata di 15 anni, di cui quattro di periodo d'investimento e, soprattutto, una particolare focalizzazione sulle infrastrutture brownfield, società esistenti già in grado di generare cash flow.
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Domenica 23 Settembre 2012
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