ROMA
Nessuna sorpresa dall'assemblea di F2i, il fondo infrastrutturale lanciato nel 2007 con la sponsorizzazione di Cassa Depositi e Prestiti, delle principali banche e fondazioni bancarie italiane e dell'allora Merrill Lynch. L'assise dei soci ha chiuso ieri il cerchio attorno al rinnovo dei vertici allineandosi alle indicazioni formulate la scorsa settimana dal cda di Cdp, cui è riservata la nomina del presidente: Vito Gamberale resta al timone e spetterà alla prima riunione utile del nuovo board confermare le deleghe dell'amministratore delegato. Alla presidenza, designato appunto da Cdp, arriva invece Giuliano Asperti, con un solido trascorso nel settore infrastrutturale e già vicepresidente di Assolombarda e, ancor prima, numero uno di Pedemontana Lombarda e Tangenziali Esterne di Milano.
Nel board di F2i, che passa da 11 a 13 membri per via dell'ingresso di tre nuovi sponsor (Fondazione Banco di Sardegna, Ente Cassa di risparmio di Firenze e Compagnia di San Paolo), risultano poi confermati Davide Mereghetti (UniCredit), Marco Morelli (Merrill Lynch), Paolo Morerio (Fondazione Cariplo), Giancarlo Giorgi (Inarcassa) e Maurizio Pagani (indipendente). Le new entry sono Andrea Mayr (Intesa Sanpaolo), Giuseppe Urso (Ente Cr Firenze), Fausto Amadasi (Cassa Geometri), Marcello Bertocchini (Fondazione Cr Torino e Fondazione Cr Lucca), Giuseppina De Santis (Compagnia di Sanpaolo e Fondazione Cr di Cuneo) e Franco Mannoni (Fondazione Banco di Sardegna e Fondazione Cr di Forlì).
Alla guida del collegio sindacale rimane poi Carlo Sarasso, designato dalle Fondazioni, mentre Antonio Passantino e Mario Peruzzi lasciano il posto ad Alberto De Nigro, in rappresentanza delle casse previdenziali, e a Riccardo Ranalli, espressione delle banche e di Cdp.
Sempre ieri, poi, F2i ha reso noto che il bilancio 2012 della Sgr è stato approvato dall'assemblea del 30 aprile scorso e si è chiuso con un utile netto di 2,155 milioni di euro che, come lo scorso anno, è stato destinato alla riserva con l'obiettivo di rafforzare il patrimonio della Sgr.
Il nuovo board dovrà quindi proseguire il lavoro portato avanti con il primo fondo - autorizzato da Bankitalia nell'agosto del 2007 e la cui dote (1,8 miliardi di euro) è andata esaurita in linea con i piani (4 anni a partire da febbraio 2009) - mediante un secondo fondo istituito dal cda di F2i che ne ha approvato il regolamento nel luglio dello scorso anno.
Il secondo fondo, passato attraverso un primo closing a 575 milioni di euro, ha poi visto ampliarsi la propria potenza di fuoco a 675 milioni per l'ingresso di nuovi sponsor. Ma l'asticella è fissata a 1,2 miliardi di euro e l'attività di fund raising prosegue per raggiungere l'ambizioso traguardo. Risorse che serviranno a presidiare e a implementare le filiere di investimento del primo fondo: la fibra ottica, la distribuzione del gas, le autostrade, gli aeroporti, le autostrade, le reti elettriche, i servizi idrici integrati e le energie rinnovabili.
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