Un appello agli organismi amministrativi e finanziari della Casse di previdenza italiane (a cui sono iscritti 2 milioni di professionisti): adottate uno schema unico per il calcolo dei rendimenti. Un numero, una percentuale che definisca in maniera sintetica quanto hanno reso gli investimenti mobiliari e immobiliari nell'anno di riferimento del bilancio. È un dato necessario e importante per chi nei prossimi anni andrà in pensione: investimenti realizzati in modo efficace ed efficiente, consentiranno di portare fieno in cascina e fronteggiare momenti difficili e complicati.
Nei voluminosi bilanci degli enti pensione è difficile invece trovare tale percentuale che indichi in modo chiaro e netto quanto ha reso la quota di patrimonio investita. E quando il numero c'è molto spesso è da "interpretare": al lordo delle tasse? Al netto? Comprensivo delle plusvalenze implicite o di operazioni straordinarie? Da qui la scelta di inserire in tabella (vedi sopra) soltanto una serie di rinvii alle note. Difficile poter riportare in colonna una serie di spiegazioni e difficile quindi un confronto. Noi speriamo nell'autoregolamentazione delle Casse. D'altronde vi è un'associazione, l'Adepp, che le riunisce quasi tutte. In caso contrario registreremo, purtroppo, il deficit di informazione.