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Al Senato le Casse restano sotto tiro

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Martedí 18 Dicembre 2012

Eliminato un emendamento ne subentra un altro, ma l'obiettivo è lo stesso. Le Casse di previdenza private rischiano ancora una volta di veder limitata la loro autonomia.
La settimana scorsa, nell'ambito dei lavori sulla legge di stabilità al Senato, è stato presentato un emendamento che, se fosse stato approvato, avrebbe introdotto la competenza inderogabile del Tar del Lazio per tutte le controversie che hanno per oggetto la ricognizione operata dall'Istat (si veda Il Sole 24 Ore del 15 dicembre).
Nella pratica, le Casse di previdenza non avrebbero più potuto fare ricorso in Corte di cassazione avverso il loro inserimento nell'elenco degli enti che concorrono a definire il bilancio consolidato dello Stato. Tale emendamento, però, è stato "annullato" con la presentazione di un sub-emendamento, ma la vicenda non si è conclusa.
I senatori Mauro Agostini (Pd) e Antonio Azzollini (Pdl), infatti, hanno presentato un emendamento con cui si prevede che «avverso gli atti di ricognizione delle amministrazioni pubbliche operata annualmente dall'Istat ai sensi dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 è ammesso ricorso alle Sezioni riunite della Corte dei conti ai sensi dell'articolo 103, secondo comma, della Costituzione». Pur non facendo più riferimento alla competenza esclusiva al Tar del Lazio, la proposta di modifica esclude la possibilità di ricorrere alla Corte di cassazione. «Questo nuovo emendamento – ha commentato Alberto Oliveti, presidente della fondazione Enpam, l'ente di previdenza di medici e odontoiatri – rafforza la convinzione che con le leggi si stia facendo il gioco delle tre carte». Tuttavia l'approvazione è tutt'altro che certa. La legge di stabilità sarà oggi all'esame dell'aula del Senato: solo a questo punto si capirà che scelta sarà stata fatta. Le Casse di previdenza contestano la loro inclusione nell'elenco Istat, a tutela della loro autonomia. L'Adepp, l'associazione che riunisce questi enti, ha impugnato l'elenco Istat 2011 ottenendo giudizio favorevole dal Tar del Lazio. Il Consiglio di Stato, però, con la sentenza depositata il 28 novembre scorso ha ribaltato la decisione del Tar. Ora le Casse sono orientate a continuare la battaglia giudiziaria per veder riconosciuta la loro piena autonomia in qualità di enti privati percorrendo tutte le strade disponibili, emendamenti permettendo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Martedí 18 Dicembre 2012
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