ROMA
Finisce all'attenzione della magistratura l'operazione immobiliare con maxiplusvalenza da 18 milioni di euro realizzata dal senatore del Pdl, Riccardo Conti. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine "modello 45", vale a dire senza indagati, né ipotesi di reato, basato sulle notizie di stampa. Nei prossimi giorni i pm, acquisiti tutti gli elementi necessari, valuteranno se sia configurabile un reato e affideranno l'inchiesta al pool di magistrati competente per settore. Al momento i reati ipotizzabili sono numerosi. Si va dalla truffa, all'appropriazione indebita, alla corruzione, fino al finanziamento illecito a un singolo parlamentare. A seconda dell'opzione prescelta il procuratore capo facente funzioni, Giancarlo Capaldo, assegnerà il fascicolo al procuratore aggiunto, Nello Rossi, capo del pool addetto ai reati economico-finanziari, oppure al procuratore aggiunto Alberto Caperna, capo del pool per i reati contro la Pubblica amministrazione.
La vicenda, rivelata dal Tg La7 di Enrico Mentana, è ormai nota. Il 31 gennaio 2011 la società "Estate Due" di Brescia, di cui Conti è amministratore unico, acquista dal Fondo Omega (gestito dalla Fimit Sgr di Massimo Caputi) per 26,5 milioni un palazzo di 3.900 metri quadri distribuiti su cinque piani in via della Stamperia 64, a Roma, a due passi dalla Fontana di Trevi, destinato a diventare la nuova sede dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap), attualmente presieduto da Angelo Arcicasa. Lo stesso giorno Conti rivede l'immobile all'Enpap per 44,5 milioni, ottenendo la maxiplusvalenza. Il tutto senza sborsare un solo euro. Il senatore verserà infatti i primi 5 milioni al venditore solo il 3 febbraio del 2011, due giorni dopo averne incassati 7 dall'Enpap, concludendo l'acquisto il 29 aprile scorso.
«Ricavare proventi dal proprio lavoro non è reato» si è difeso Conti, che annuncia querele. Per il senatore del Pdl gli è stato gettato «fango, attraverso ignobile operazione politico-mediatica». Si tratta di un «gigantesco polverone», lo hanno difeso Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliarello. L'operazione è regolare, ribadisce la Idea Fimit di Caputi, affermando che le altre manifestazioni di interesse per l'immobile «risultavano di importo inferiore o non conformi». La società ricorda come l'immobile sia stato acquisito dal Fondo Omega a dicembre 2008 per 17,4 milioni, aggiungendo che il palazzo era sfitto e necessitava di interventi di ristrutturazione per 3 milioni. La vendita a Conti, conclude la società di Caputi, è avvenuta dopo la formalizzazione di un'offerta vincolante della Estate Due, l'8 novembre 2010, garantita da un deposito cauzionale di 2,6 milioni (il 10% dell'offerta). Da parte sua, Intesa Sanapaolo fa sapere di essere estranea alla vendita dell'immobile, in quanto «il Fondo Omega non è di sua proprietà ma è un'entità del tutto indipendente. Intesa Sanpaolo a seguito della cessione di una consistente porzione del proprio patrimonio immobiliare al fondo stesso (per circa 850 milioni, ndr), possiede una quota del 30% nel Fondo, che è partecipato anche da altri investitori istituzionali». Anche l'Enpap annuncia azioni legali e rassicura «i propri iscritti sulla assoluta economicità dell'operazione volta a salvaguardare e implementare il patrimonio dell'Ente e svolta in assoluta legittimità, regolarità e trasparenza».
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