ROMA
Dopo la Procura di Roma anche la Banca d'Italia vuole vederci chiaro sull'affare immobiliare che ha fruttato al senatore del Pdl, Riccardo Conti, una maxiplusvalenza di 18 milioni di euro in un solo giorno. L'organismo di vigilanza di Palazzo Koch ha deciso di avviare accertamenti sulla vicenda, che coinvolge anche il Fondo Omega, controllato dalla Idea Fimit Sgr di Massimo Caputi.
La storia, rivelata dal Tg La 7 di Enrico Mentana, è nota. In un solo giorno, il 31 gennaio 2011, Conti, tramite la società Estate Due, ha acquistato per 26,5 milioni proprio dal Fondo Omega un immobile in via della Stamperia 64, al centro di Roma, per poi rivenderlo per 44,5 milioni all'Enpap, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi presieduto da Angelo Arcicasa. Gli ispettori di Bankitalia intendono verificare se il Fondo Omega e la Fimit abbiano rispettato la normativa in materia di attività di investimento, anche a tutela dei risparmiatori che hanno investito nel fondo. Non è la prima volta che la Sgr guidata da Caputi incappa nelle verifiche di Palazzo Koch. Già a febbraio del 2010, a seguito di un'ispezione, Bankitalia aveva mosso alla Fondi Immobiliari Italiani Sgr rilievi sulla governance e sui controlli interni. Il 12 novembre dello stesso anno, proprio per tali irregolarità, Palazzo Koch aveva irrogato a Caputi e agli altri organi di vertice della società sanzioni amministrative per complessivi 690mila euro contestando «carenze nell'organizzazione e nei controlli interni» da parte del cda, «carenze nei controlli» da parte del collegio sindacale e la «violazione della normativa in materia di attività di investimento». Fimit ha impugnato le sanzioni davanti al giudice amministrativo, ritenendole non fondate e comunque superate dai provvedimenti adottati in seguito ai rilievi mossi da Bankitalia.
Sul fronte dell'indagine penale, al momento le ipotesi di reato al vaglio dei magistrati sono due: il finanziamento illecito a un parlamentare e la truffa che, a seconda dei casi, potrebbe essere ipotizzata nei confronti degli investitori del Fondo Omega (se il prezzo di 26,5 milioni era troppo basso rispetto al valore dell'immobile) o degli iscritti all'Enpap (se il prezzo pagato a Conti si rivelasse sovrastimato). Come prime mosse i procuratori aggiunti Nello Rossi e Alberto Caperna e i pm Corrado Fasanelli ed Erminio Amelio hanno disposto una perizia sul valore del palazzo di via della Stamperia, delegando al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, guidato da Virginio Pomponi, l'incarico di acquisire tutte le carte della compravendita. Finora Idea Fimit, Conti ed Enpap hanno sempre ribadito la regolarità dell'operazione.
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