Mario Monti ha dato un ultimatum ai ministri per inserire sul web i propri redditi. Le Casse previdenziali invece sono ancora avare di trasparenza sulla rete. A due mesi e mezzo dal termine ultimo (30 novembre) di approvazione dei bilanci previsionali, soltanto 7 enti su 18 hanno inserito nei siti web le indicazioni economiche e patrimoniali per il 2012 (la rilevazione è stata effettuata da Plus24-Amf il 14 febbraio).
A chi piace il web
I più ligi? Commercialisti, ragionieri, medici, consulenti del lavoro, addetti all'agricoltura, infermieri e veterinari. Un documento importante il bilancio previsionale, soprattutto di questi tempi visto che il Governo dei tecnici ha portato a 50 anni la sostenibilità dei bilanci delle Casse. Senza dimenticare i continui appelli alla trasparenza online da parte della Commissione bicamerale di vigilanza.
E a chi non piace proprio
C'è invece un ente pensione a cui internet proprio non piace. Sul sito web di Cassa notariato (www.cassanotariato.it), c'è da molti mesi una pagina in allestimento per la voce bilanci: chissà quando appariranno i dati. Mentre vi è da segnalare che Enpapi (infermieri) ha in rete il bilancio previsionale ma tra i "magnifici 7" è l'unico ente che non ha inserito la relazione del collegio sindacale, documento da cui spesso emergono interessanti indicazioni. Fra le Casse sprovviste dei conti previsionali online c'è pure quella degli psicologi (Enpap): sul sito (www.enpap.it) vi sono i comunicati che puntano a chiarire la compravendita del palazzo romano di Via Stamperia. Il previsionale 2012 invece non c'è.
I rilievi dei collegi sindacali
Nelle sei relazioni dei sindaci presenti sul web ci sono delle raccomandazioni ad hoc per i consigli d'amministrazione delle Casse interessate. Nel caso dell'Enpam, il collegio dei sindaci presieduto da Ugo Venanzio Gaspari raccomanda di «monitorare l'utilità del nuovo modello di governance per gli investimenti (proposto proprio da Mario Monti quando era international advisor di Goldman Sachs, Ndr) al fine di garantire sempre più sicurezza del patrimonio accumulato». Viene poi chiesto di «contenere le spese di consulenza entro i limiti di legge, valorizzando le professionalità interne e dare attuazione agli ipotizzati interventi per la riduzione dei costi di gestione».
Rilievi pure nelle considerazioni finali dei sindaci (presidente Anita Pisarro) di Cassa ragionieri che raccomandano di «adottare le necessarie iniziative per assicurare nel tempo l'equilibrio della gestione previdenziale, considerato che anche nel 2012 il risultato positivo dell'esercizio è derivato esclusivamente dalla gestione straordinaria non ripetibile». Il collegio di vigilanza dei ragionieri chiede poi di proseguire nell'azione «di riduzione delle spese di funzionamento» oltre all'attenzione sugli investimenti mobiliari e alla necessità «di proteggere il capitale investito».
Infine Enpaia, la Cassa "verde". Il collegio sindacale, presieduto da Federico Saini, evidenzia «che il bilancio preventivo 2012 non prevede alcun accantonamento al fondi rischi investimenti immobilizzati». Vista la «difficile situazione dei mercati finanziari unita alla complessità del patrimonio mobiliare» di Enpaia, i sindaci auspicano un «accantonamento al fondo svalutazione investimenti immobilizzati». E, a quanto si sa, il cda dovrebbe seguirne l'auspicio.
Maria Adelaide Marchesoni
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INVESTIMENTI 2012
I 2 miliardi dei medici
I documenti di previsioni sono importanti perché consentono ai tanti iscritti agli enti pensione (2 milioni circa) di sapere come verranno investiti nell'anno in corso i propri contributi previdenziali.
Enpam è la Cassa previdenziale più grande per iscritti (593mila) e per totale attivi (11,6 miliardi); quest'anno investirà 2 miliardi di euro (l'anno scorso erano stati 1,8 miliardi). Un miliardo verrà destinato all'acquisto di partecipazioni in fondi immobiliari e altrettanti saranno utilizzati in ambito mobiliare-finanziario.
Scendiamo a 550 milioni di euro per i commercialisti (283 nel 2011): 450 in strumenti finanziari e 100 nel mattone (direttamente o attraverso fondi). Più basse le cifre per ragionieri (187 milioni complessivi), addetti agricoli (170) veterinari (36), consulenti del lavoro (32). Gli infermieri invece non hanno reso noto il dato.
