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Sede Enpap, quel revisore che chiese la gara europea

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Sabato 03 Marzo 2012

Una gara europea per la ricerca dell'immobile da utilizzare come nuova sede della cassa di previdenza degli psicologi (Enpap). È quanto emerge dal verbale numero 2 del consiglio d'amministrazione Enpap svoltosi il 27 gennaio 2011. Paola Noce, componente del collegio sindacale in rappresentanza del ministero del Tesoro, chiese in quella riunione procedure più trasparenti per l'acquisto dell'edificio di via Stamperia in Roma: come si ricorderà, è la vicenda del palazzo comprato e venduto due volte nello stesso giorno e che ha generato per l'intermediario (il senatore del Pdl, Riccardo Conti tramite Estate Due Srl) una plusvalenza di 18 milioni di euro. Enpap ha speso 44,5 milioni per l'edificio venduto dal fondo Omega (Idea Fimit Sgr) a Estate Due Srl.
In quella riunione del cda Enpap, a cui erano presenti anche i revisori, il sindaco Noce rilevò che «la delibera adottata dal precedente consiglio di novembre, tenutosi a Milano, illustra in maniera sintetica la procedura adottata, pertanto appare non esaustiva sul punto della procedura adottata ad esempio per la ricerca dell'immobile o per l'individuazione delle società a cui è stata affidata la valutazione». E ancora: «La dottoressa Noce fa presente che la propria posizione come rappresentante del ministero dell'Economia non può essere che dalla parte di coloro che sostengono la necessità di adottare una procedura di gara europea».
Contrario in quella riunione il presidente Enpap, Angelo Arcicasa, che oggi ribadisce: «Non eravamo tenuti a fare una gara europea, non è questa la prassi degli enti di previdenza negli investimenti immobiliari. Comunque il collegio sindacale, nel quale siede anche il rappresentante del Mef (ministero Economia, ndr), ha sempre approvato la procedura». Forse con il senno di poi, e visto quanto è accaduto, era meglio seguire il suggerimento del revisore Noce. «Soltanto con la Finanziaria del luglio scorso è stato inserito l'obbligo di realizzare questo tipo di gare», aggiunge Arcicasa.
C'è poi da aggiungere un altro tassello alla vicenda. Nel verbale numero 10 del 25 ottobre 2010 e nella delibera del cda Enpap (76/10) dello stesso giorno, entrambi relativi alla compravendita del palazzo di via Stamperia, emerge che il presidente Arcicasa ha avuto «proficui contatti e confronti con altri enti di previdenza particolarmente attivi nel settore immobiliare, nello specifico l'Inarcassa». Ma da Inarcassa, la cassa di ingegneri e architetti (che con altri enti pensione è azionista di Idea Fimit Sgr), fanno sapere di non essere stati interpellati: «Non abbiamo mai ricevuto da Enpap richieste di informazioni su valutatori di immobili», ha dichiarato il presidente di Inarcassa, Paola Muratorio. E Arcicasa chiarisce: «In quei verbali c'è un equivoco. Noi volevamo chiedere informazioni su Fabrica Immobiliare Sgr, selezionata da Inarcassa per il suo fondo. Non c'entra niente la nuova sede di via Stamperia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL VERBALE

Numero 2.

È il verbale numero 2 del consiglio d'amministrazione Enpap svoltosi il 27 gennaio 2011

Sabato 03 Marzo 2012
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