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Gli investimenti deludono le Casse

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Domenica 30 Agosto 2009

Vitaliano D'Angerio
Fallimenti bancari e turbolenze finanziarie. Un quadro economico internazionale che ancora non si è stabilizzato. Ovvio che anche i bilanci delle casse di previdenza dei professionisti venissero investiti dagli effetti di tali eventi. C'è però chi ha fatto argine, limitando i danni. Altri invece, forse non ben attrezzati sul versante del controllo rischi, ne hanno subito le conseguenze.
Dall'analisi dei bilanci delle Casse private effettuata da «Il Sole 24 Ore» emerge, dunque, uno scenario variegato dei rendimenti mobiliari e immobiliari nel 2008. Con alcuni segni meno, soprattutto nella quota finanziaria, che fanno sobbalzare. In alcuni casi provocati dall'impatto delle svalutazioni di obbligazioni emesse dalla fallita Lehman Brothers. O più semplicemente perché, come avvenuto per altri investitori istituzionali (le fondazioni bancarie per esempio), il portafoglio azionario era sbilanciato su titoli bancari e più in generale su quelli finanziari.
Per tale motivo è da sottolineare un elemento: il 31 dicembre 2008, giorno di chiusura dei bilanci, è stata scattata una foto sulle performance dei portafogli. Però sul versante azionario, visti i recenti buoni andamenti delle borse internazionali (e di Piazza Affari), il valore di mercato dei titoli è sicuramente migliorato con un riflesso positivo sui conti degli istituti di previdenza. Questo ragionamento, però, non può essere esteso ai titoli con poca liquidità (il sottostante delle obbligazioni strutturate, per esempio) o alle cosiddette «perdite durevoli»: è il caso appunto di azioni e bond targati Lehman, accuratamente svalutati nei bilanci delle casse previdenziali che li detenevano.
Rendimenti su
Prima le buone notizie. Nel settore mobiliare c'è da segnalare il portafoglio degli infermieri (Enpapi) con un rendimento netto di +7,27%: l'istituto è quasi del tutto scarico di immobili nel bilancio 2008, come del resto gli altri enti costituiti più di recente (decreto legislativo 103/96). Qual è il segreto? «L'ente, fin dallo scorso 2007, aveva attuato, all'avvio della crisi del mercato immobiliare statunitense, una politica di particolare prudenza, riconvertendo la quasi totalità del portafoglio allora esistente in strumenti appartenenti al mercato monetario. Questa politica – si spiega nel bilancio – è proseguita anche nel corso del 2008». In sostanza si sono liberati dai titoli che a breve sarebbero diventati zavorre, compresa un'emissione Lehman, in portafoglio nel 2007. E a proposito di liquidità, a fine dello scorso anno gli infermieri potevano contare su 11,37 milioni, il 7% del portafoglio mobiliare oltre a 24 milioni di pronti contro termine (il 16% della torta mobiliare).
C'è poi chi ha dato il meglio di sé nel settore immobiliare. La cassa notariato segna un +14,3% di rendimento netto. Un dato che però va analizzato: innanzitutto, come segnalano gli stessi notai, la performance è al netto della sede, in quanto bene strumentale (valore 10,6 milioni). Ma il motivo che ha fatto schizzare verso l'alto il rendimento è una voce contabile: «Eccedenze da alienazione immobili» pari a 51milioni e 563mila euro che «sono elementi di redditività transitori legati alle contingenti alienazioni immobiliari». Quindi la performance a due cifre del settore real estate va depurata da tali plusvalenze che non dovrebbero essere replicate nel 2009. Il rendimento lordo del patrimonio immobiliare che a fine dicembre, al netto delle cessioni era pari a 404,4 milioni, è stato del 5,4% rispetto al 4,86% dell'anno prima.
Rendimenti giù
C'è poi l'altra faccia della medaglia. L'Epap, l'ente pluricategoriale a cui fanno capo quattro categorie di professionisti (geologi, attuari, chimici e agronomi), ha la peggiore performance: -11,72 per cento. Questo dato, viene spiegato nel bilancio 2008, non considera la svalutazione dei titoli Lehman Brothers: due bond che avevano un valore nominale di 15,7 milioni di euro e che sono stati svalutati dell'85 per cento. Alla percentuale negativa indicata, quindi, andrebbe aggiunto -3,39 per cento. L'Epap poteva utilizzare il decreto anticrisi: ossia la possibilità introdotta a fine 2008 di «congelare» al 2007 i valori delle attività finanziare. Qualcuno lo ha fatto (si veda l'altro articolo). L'Epap, invece, ha preferito mettere subito tutto fuori per evitare guai peggiori l'anno prossimo.
Segno negativo sul fronte rendimenti finanziari netti anche per: medici e dentisti (-8,85%), giornalisti (-8,49%), ingegneri e architetti (-6,93%) psicologi (-5,35%), consulenti del lavoro (-2,39%), ragionieri (-2,2%), notai (-1,6%) e geometri (-0,82%). Le altre casse sono riuscite a chiudere con segni positivi ma senza particolari performance.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Domenica 30 Agosto 2009
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