Geologi, chimici, attuari ed agronomi la prossima settimana voteranno i rappresentanti ai vertici della loro cassa di previdenza (Epap). Un ente pluricategoriale, quest'ultimo, che tra attivi e pensionati conta oltre 24mila iscritti (i geologi sono i più numerosi con 10.848 unità).
Nel bilancio previsionale 2010, la stima sulla spesa per la consultazione elettorale ammonta a 309.080 euro così ripartita: voto elettronico (202.800 euro), seggio elettorale (56.280) e 50mila euro per l'eventuale assistenza di un notaio. E a proposito dei prossimi eletti, vi è da segnalare che il consiglio di indirizzo generale passerà da 22 a 26 componenti; il consiglio di amministrazione da 4 a 6. Il motivo dell'aumento è legato alla crescita degli iscritti ed è previsto dalla legge 103 del 1996 (articolo 6): superata una soglia di associati scatta l'incremento dei consiglieri.
Da segnalare poi che l'attuale presidente Epap, Arcangelo Pirrello, si è fatto promotore presso i ministeri competenti dell'adozione di criteri omogenei nella redazione dei bilanci contabili. L'obiettivo è di renderli effettivamente confrontabili. Tanto più che, a causa della turbolenza sui mercati mondiali, le casse di previdenza hanno avuto la possibilità con il decreto anticrisi (185/2008) di congelare il valore dei beni finanziari al prezzo pre-crisi. Epap e molti altri enti hanno preferito non adottare tale criterio mettendo subito fuori le perdite. Che, per quanto riguarda la cassa pluricategoriale, hanno riguardato soprattutto i fatidici bond Lehman Brothers.
Epap aveva in bilancio obbligazioni Lehman per complessivi 15,7 milioni. Dopo il fallimento, l'ente si è mosso per via giudiziaria assistita dallo studio legale Lovells. «Sui bond Lehman, non sono ancora state fissate date certe per la procedura concorsuale – fanno sapere da Epap –. L'ente ha presentato le istanze di insinuazione al passivo sia per quanto riguarda la procedura olandese, sia per quella americana». In attesa di notizie gli iscritti vanno a votare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA