NORME &TRIBUTI

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER

APPROFONDIMENTI

CASSA COMMERCIALISTI

CASSA FORENSE

CASSA GEOMETRI

CASSA NOTARIATO

CASSA RAGIONIERI

ENASARCO

ENPAB

ENPACL

ENPAF

ENPAIA

ENPAM

ENPAP

ENPAPI

ENPAV

EPAP

EPPI

FASC

INARCASSA

INPGI

Inarcassa è pronta al contributivo per garantire conti in equilibrio a 50 anni

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
Mercoledí 18 Gennaio 2012

Nessun problema di conti nell'immediato, ma per raggiungere l'obiettivo della sostenibilità dei conti a 50 anni anche Inarcassa si prepara ad abbandonare il sistema retributivo. Ingegneri e architetti dovranno con ogni probabilità accettare un assegno previdenziale calcolato sulla base dei contributi effettivamente versati.
«Il decreto Monti (legge 214/2011) ha accelerato le verifiche che Inarcassa aveva già in programma di portare avanti avendo come obiettivo il monitoraggio costante della sostenibilità – dice il presidente Paola Muratorio –. Faremo la nostra riforma ma vogliamo farla sulla base di dati certi e di un lavoro approfondito». L'ufficio studi della Cassa si è messo al lavoro subito dopo l'entrata in vigore del decreto per aggiornare i dati sugli iscritti ai redditi 2010, sulla base dell'ultima dichiarazione disponibile. Allo stesso tempo il Cda ha deliberato la costituzione di un comitato scientifico, con esperti di previdenza esterni all'ente e ha messo in programma per l'8 febbraio a Roma un workshop internazionale al quale parteciperanno alcuni tra i consulenti di sistemi previdenziali della Banca Mondiale, tra i quali Ole Settergren (Swedish Pensions Agency), considerato tra i massimi estermi mondiali in campo previdenziale. Lo sbocco di questo percorso è un passaggio al sistema contributivo? «Studieremo tutte le possibilità – dice Muratorio –, ma mi sembra una via obbligata anche se a decidere non sarà il Cda, ma il comitato nazionale dei delegati».
In base ai dati della Cassa, grazie all'ultima riforma che ha previsto l'innalzamento graduale delle aliquote soggettive fino al 14,5% dal 2013, il saldo previdenziale è destinato a rimane positivo fino al 2035. «Al momento vantiamo una notevole eccedenza nel bilancio tra contributi e prestazioni correnti – dice la presidente – Abbiamo una forte componente di giovani attivi, ma con redditi bassi, tra i nostri iscritti (160.655, di cui 87.360 architetti). La nostra gobba previdenziale è dunque spostata in avanti. Se, come prevede la legge, saremo costretti a basarci solo sul saldo previdenziale, senza poter tenere conto di un patrimonio da 5,8 miliardi che cresce del 10% all'anno e di un capitale che aumenterà esponenzialmente nel tempo, saremo costretti a cambiare strada. Altrimenti secondo le prime simulazioni, dal 2035 in poi saremmo costretti a chiedere ai nostri iscritti il versamento di aliquote insostenibili».
Il cambio di rotta sembra dunque inevitabile. «Anche se – avverte Muratorio – non dobbiamo perdere di vista il primo obiettivo che deve essere quello di costruire un vero mercato con reali opportunità di lavoro. Altrimenti dopo la nostra riforma potremmo anche risultare sostenibili per l'eternità, ma se non ci saranno nuovi ingressi con redditi adeguati costruiremmo solo una sostenibilità finanziaria. Occorre lavoro perché le giovani generazioni e le donne possano avere veri percorsi lavorativi e non precariato per molti anni con redditi bassissimi».
Sul punto Inarcassa, insieme alle altre casse dei professionisti tecnici, ha annunciato lo scorso autunno la costituzione di un fondo da 100 milioni per le infrastrutture, con nuovi progetti da affidare privilegiando i concorsi di architettura. «L'iniziativa è tuttora in piedi – sottolinea Muratorio – anche se ora abbiamo dovuto giocoforza concentrarci sulla riforma».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI

28.882
IL REDDITO MEDIO DEL 2011
Il reddito medio degli iscritti a Inarcassa (ingegneri e architetti). Il dato relativo al reddito medio dei soli architetti è di 22.825 euro annui (redditi dichiarati per l'anno 2010)


4.143
IL CONTRIBUTO MEDIO
Secondo i dati Inarcassa gli iscritti nel 2011 hanno versato un contributo medio di 4.143 euro. Nel 2010 questo dato è stato pari a 3.941 euro

30.963
LA PENSIONE DI ANZIANITÀ
L'assegno medio per le pensioni di anzianità ha di poco superato i 30mila euro nel 2011, mentre quello relativo alle pensioni di vecchiaia è pari a 28.545 euro

Mercoledí 18 Gennaio 2012
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-