Per i professionisti del l'area tecnica (ingegneri, architetti, geometri ma anche periti) la copertura assicurativa più comune è la polizza cosiddetta All risk, pensata per coprire appunto i molteplici rischi legati allo svolgimento dell'attività professionale, e ora dopo il decreto liberalizzazioni obbligatoria anche per i lavori privati). A differenza di altre aree in cui il professionista di fatto è abilitato a svolgere una sola funzione (medico o avvocato ad esempio) il progettista in un cantiere può assumere ruoli diversi, anche molto distanti tra loro. Alcuni possono essere coinvolti solo nella fase iniziale delle progettazione, altri possono seguire anche il cantiere con la direzione lavori, o ancora possono essere chiamati al ruolo particolarmente gravoso di coordinatori della sicurezza (compito ormai coperto, di solito con un'estensione specifica da pagare a parte).
La molteplicità dei ruoli e delle connesse responsabilità è uno dei motivi per il quale gli stessi assicuratori consigliano ai professionisti dell'area tecnica di procurarsi polizze Rc "cucite addosso". Anche se poi in realtà molte sono le convenzioni attive, sia a livello locale che a livello nazionale offerte dalle varie compagnie tramite gli Ordini di ingegneri, architetti, geometri, Inarcassa o attraverso l'Oice, l'associazione delle società di ingegneria.
Tre sono i parametri economici base per il calcolo del premio, che è estremamente variabile (si parte in genere da un minimo di 500 euro annue): il volume di affari, il massimale assicurato e la franchigia. E sul volume d'affari le soluzioni proposte vanno dal premio fisso indipendente dal fatturato, o legato agli scaglioni di reddito fino al premio variabile in base al fatturato con regolazione del premio a fine anno.
La polizza Rc del professionista deve risarcire i clienti per danni e perdite patrimoniali provocate involontariamente per errori o violazione di doveri professionali. «Ma è molto importante che la polizza copra tutte le attività previste per legge e non riporti, al contrario, un elenco di attività assicurate» spiega Fabrizio Callarà, amministratore delegato di Aec broker (che ha al suo attivo numerose convenzioni nell'area tecnica attraverso i Lloyd's di Londra). E aggiunge: «Il professionista deve chiedere la piena copertura fino al massimale previsto per ogni tipo di danni ed evitare di sottoscrivere polizze cosiddette claims made senza tacito rinnovo». Le «claims made» sono polizze che si attivano alla richiesta di sinistro, anche se l'errore è stato commesso prima (come spesso capita, appunto, per i progettisti).
Il Consiglio nazionale degli architetti e dei pianificatori paesaggisti sta facendo una ricognizione sulle garanzie minime: «Stiamo lavorando a delle linee guida - spiega Pasquale Felicetti, tesoriere dell'Ordine - da sottoporre poi alle compagnie per comparare le offerte». Per i giovani con un fatturato inferiore ai 50mila euro, l'Ordine suggerisce di puntare a un massimale che oscilla tra i 250mila e i 500mila euro, di tenere d'occhio le franchigie («meglio se sotto i mille euro») e di evitare la combinazione franchigia-scoperto, in percentuale sul danno, soprattutto gli scoperti con un tetto minimo ma senza uno massimo.
Oltre alla Rc, al progettista può servire una polizza ad hoc per la tutela legale sul fronte penale. Il Consiglio nazionale dei geometri, ad esempio, ha attivato una convenzione con il broker Marsh per coprire i procedimenti penali per reati colposi e dolosi e gli illeciti amministrativi, che può essere estesa alle violazioni delle norme sulla sicurezza (Dlgs 81/2008), sulla privacy (dlgs 196/2003) e sull'ambiente (Dlgs 152/2006).
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